“Differenze e convergenze”: a 20 giorni dal Bahrain la F1 è un cantiere

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Ancora una sessione di test invernali  poi tra 20 giorni esatti, sulla medesima pista del Bahrain inizierà la stagione 2022. Facciamo il punto e ipotizziamo lo scenario delle prime gare.

Prima di disputare il primo GP dell’anno le F1 devono ancora svolgere l’ultima sessione di test invernale. Nella prima, quella di Barcellona, abbiamo scoperto le macchine ed individuato i primi temi. Tra tutti il porposing.

TEST T1 SPAGNA F1/2022 – GIOVEDÌ 24/02/22
credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Le monoposto tra loro sono estremamente diverse. Se l’obbiettivo di tutti è cercare l’effetto suolo, principale caratteristica del nuovo regolamento, è palese che i team hanno esplorato strade diverse.

 

Senza scendere nel tecnico è evidente come Ferrari, Mecedes e Red Bull sino progetti che presentano enormi differenze già al primo sguardo. Questa per la F1 potrebbe essere una vittoria, non si è rischiato il temuto monomarca, ma non è ancora chiaro se sarà più facile sorpassare. La conferma del DRS genera dubbi.

L’effetto suolo ha portato per tutti una problematica nuova. Abbiamo imparato, o meglio dopo 40 anni, abbiamo ritrovato il termine porposing o saltellamento. Le macchine oltre i 250 km/hi si abbassano a causa dell’enorme carico generato dall’effetto suolo e toccando col fondo spezzano il canale d’aria nei venturi mandando il muso in aria finché non si ricreano nuovamente le condizioni utili alla ripresa del carico.

Il risultato è un fastidioso saltellamento che impedisce la messa a punto della macchina e genera problemi in staccata.

Dopo i primi test già si è iniziato a risolvere il problema. In Bahrain si inizierà a cercare la prestazione.

Test Barcellona F1

 

Una rivoluzione regolamentare così grande dovrebbe essere accompagnata da numerose giornate di test che però  sono vietate. Ecco che saranno le prime gare il vero e proprio laboratorio in cui le monoposto verranno teste. Questo vale per tutti. Tutti i team al momento sono un cantiere a cielo aperto.

E’ in questo scenario che vedremo presto un fenomeno particolare. La convergenza verso la soluzione più efficace. Se è vero che le monoposto tra loro sono estremamente diverse è altrettanto vero che solo una sarà la scelta tecnica più efficace. E’ facile quindi che chi si troverà nella condizione di inseguire modifichi e converga la propria macchina, nei limiti del possibile, verso la soluzione più prestazionale.

In questo campionato farà la differenza l’aspetto aerodinamico, se per quando riguarda le power unit tutti più o meno sono arrivati a regime, è nella forma del corpo vettura e nelle sue evoluzioni che i progettisti davvero potranno sbizzarrirsi.

Per questo, non solo nelle prime gare, possiamo considerare le F1 dei veri propri laboratori pronti a cambiare fisionomia ad ogni gara.