F1 | Sabbatini: “Ibrido Ferrari permette meno compromessi d’assetto!”

Prima con Charles Leclerc in Russia e poi con Carlos Sainz in Turchia, la Ferrari ha iniziato la sperimentazione di alcune nuove componenti del sistema ibrido che saranno poi traslate sul progetto del nuovo motore 2022. Una sperimentazione in pista, praticamente, che sta permettendo alla Ferrari di capire se la progettazione fatta a Maranello possa dare i frutti sperati.

 

Veniamo da due gare bagnate, Sochi e Istanbul Park, dove sicuramente è difficile quantificare con certezza quanto questo miglioramento sia tangibile ma c’è stato qualche frangente, specie in Turchia, ove il miglioramento pare essersi visto. 

Ne è convinto Alberto Sabbatini, ospite a Pit Talk lunedi che ci ha detto quanto segue: 

 

“E’ chiaro che l’esperienza di chi corre in macchina insegna che sul bagnato le differenze di motore si annullano. Dove l’aderenza si fa precaria, i cavalli contano molto meno. Conta di più la motricità, la guidabilità. Se su asciutto i piloti stanno col 70% di farfalla aperta, è ovvio che sul bagnato questa percentuale scende al 45/50%. 

Però le qualifiche, non la gara, in Turchia, hanno permesso di vedere invece che il motore è un bel passo in avanti, o almeno la parte ibrida oggetto della modifica. Il punto debole della Ferrari è sempre stato quello di avere un gap di motore quantificabile in 25/30 cavalli. La nuova componente ibrida che Leclerc ha avuto in Russia e Sainz in Turchia garantisce un lieve incremento di potenza e una maggior coppia. Parliamo di circa 10 kilowatt. Ma questi “cavalli elettrici” si sentono molto perché l’intero sistema ibrido permette di caricare e scaricare meglio le batterie. Quindi la coppia arriva prima alle ruote, la macchina può avere un’ala più incidente perché non ha bisogno di trovare un compromesso d’assetto… e in qualifica abbiamo visto Leclerc fare le velocità di punta più elevate di tutti.

Significa che quel lieve incremento prestazionale ha fatto sentire il suo effetto globalmente su tutta la macchina. In gara è successo quel che è successo con la strategia ma abbiamo visto lo stesso Carlos Sainz soffrire molto meno nei sorpassi rispetto a quanto gli succedeva nelle gare precedenti. 

Assetto scarico? Si, forse Leclerc girava con ala più scarica di Sainz ma il concetto è che fino a poco tempo fa la Ferrari aveva la coperta corta. O si settava un’ala carica per avere un buon passo gara o si settava un’ala scarica per avere una buona velocità in qualifica e possibilità di superare in corsa però accettando che la gomma subiva elevato degrado in gara. Con questo incremento di N/m di coppia guadagnati dal nuovo sistema ibrido, quella coperta corta si è un pochino allungata, cioè permette di fare degli assetti con qualche compromesso in meno.

Il nuovo sistema non ha messo le ali alla Ferrari ma gli ha permesso di limitare questi compromessi d’assetto!”