La Ferrari in Turchia sarà senza la presenza di Mattia Binotto. Il team principal della rossa salterà il GP ad Istanbul per lavorare a Maranello in ottica 2022. Già lo scorso anno il reggiano aveva saltato alcune gare nel finale di stagione. Siamo davvero sicuri che l’assenza di Binotto sia dovuta solo per la progettazione della nuova monoposto?
La Ferrari in Turchia sarà priva di Mattia Binotto. Il tecnico reggiano salterà il round di Istanbul per concentrarsi sul lavoro della monoposto 2022 in quel di Maranello. Dunque Binotto salterà nuovamente il GP di Turchia, come già accaduto lo scorso anno. In realtà il team principal della rossa nel 2020 saltò per un motivo o per l’altro ben 3 GP. Oltre a quello di Turchia, saltò anche i GP del Bahrain 2 e di Abu Dhabi.
Evidentemente la Turchia è indigesta a Binotto, perchè non essere fisicamente presente nel muretto della rossa per ben due anni di fila, beh, qualche sospetto arriva. Come se saltando un weekend di F1 (quattro giorni più o meno) risulti fondamentale per continuare lo sviluppo della vettura 2022.
Magari c’è qualcos’altro in realtà, che sanno solamente i vertici del Cavallino Rampante. Ovviamente alla stampa viene sempre raccontato cosa fa più comodo, a volte. Questa è la regola che vale per qualsiasi scuderia di F1. Binotto nel 2022 sarà più in fabbrica che al muretto? Sarà ancora lui il team principal della rossa? Domande alle quali non vi è risposta al momento. Nulla è da escludere…
Però se non altro l’assenza di Binotto lo scorso anno ad Istanbul portò bene alla Ferrari. Vettel giunse terzo in gara, Leclerc subito dietro. E nell’anno in cui la SF1000 si dimostrò una vettura poco competitiva, proprio in Turchia riuscì ad esprimere in gara una competitività mai vista nel resto della stagione. Quindi chissà mai che in casa Ferrari l’assenza di Binotto non porti bene anche questo weekend.
Scherzi a parte, il circuito di Istanbul sulla carta dovrebbe adattarsi bene alla SF21. Inoltre le previsioni per il weekend parlano di possibile pioggia, che potrebbe rimescolare ulteriormente le carte in tavola. Oggi le prime due sessioni di libere, e da lì si potrà capire la competitività della rossa sul circuito turco.
Poi altra cosa importante è il fatto che pure Sainz potrà contare sulla power-unit n°4, mentre l’unità ibrida aggiornata ha esordito in Russia con Leclerc. Se a Sochi è stato il monegasco a rimontare, in Turchia sarà lo spagnolo a dover risalire dal fondo della griglia.
Alberto Murador