Anteprima storica del GP di Turchia in programma domenica all’Istanbul Park. Riviviamo la famosa edizione del 2010 quando un Vettel forse troppo arrembante arrivò a compromettere un grande risultato per la Red Bull Racing e la Ferrari festeggiò i suoi 800 GP con… niente!
| a cura di Federico Sandoli
Il settimo evento della stagione 2010 coincide con l’ottocentesima corsa disputata dalla scuderia Ferrari. Purtroppo, dopo un inizio di stagione promettente, la scuderia italiana si ritrova a vivere un momento difficile evidenziato dalle bizze di Alonso che comincia a palesare atteggiamenti divistici da primadonna.
Assenti le Ferrari dalle posizioni di testa, lo spettacolo è dato dal dualismo tra McLaren e Red Bull, con quest’ultima che conquista la pole position con Mark Webber e si vede soffiare la seconda posizione di Vettel da un giro magistrale di Hamilton che sfrutta al massimo la vettura di Woking.
Al via l’australiano tiene la testa seguito come un ombra dal compagno, autore di una partenza da manuale, e dal fuoriclasse della McLaren che, approfittando di un momento di rilassatezza di Vettel, lo passa e si installa in seconda posizione. L’altra McLaren del campione del mondo in carica, Jenson Button, è rallentata dal tappo della Mercedes di Michael Schumacher.
Dopo aver faticato non poco, il campione del mondo salta l’ex Schumacher dei tempi d’oro e va a prendere il trio di testa. Il quartetto guida la corsa, Hamilton prova a mettere sottopressione Webber ma inutilmente.
Poi, di li a poco, i rispettivi box li richiamano per il pit-stop.
L’inglese purtroppo perde tempo e in uscita è superato da Vettel. In terza posizione l’inglese non si perde d’animo e, intuendo un certo nervosismo nel tedeschino bibitaro, comincia ad attaccarlo in ogni punto del circuito. Il tedesco, irritato dall’inglese in terza posizione e dal compagno in testa particolarmente lento, forza il passaggio sul compagno col risultato di arrivare a speronarlo compromettendo la gara di entrambi.
https://twitter.com/OffTrack_FR/status/1445435904760455173
Vettel deve ritirarsi subito mentre Webber guadagna i box per farsi riparare il musetto danneggiato.
Il disastro in famiglia Red Bull lascia pista libera al duo McLaren che comincia a litigare in pista con sorpassi e mosse azzardate, tanto da arrivare a toccarsi senza conseguenze. Dal box di Woking parte l’ordine di congelare le posizioni e salvaguardare il risultato di squadra.
Sul podio anche Webber, che nonostante una Red Bull claudicante col terzo posto riesce ad incrementare la sua posizione in testa alla classifica.
Nel giorno degli 800 GP rossi, la Ferrari brilla per la sua evanescenza. Ma i duelli che hanno caratterizzato la corsa turca hanno dimostrato che la F1 di quegli anni è più viva che mai.