F1 | Mazzola: “Ferrari SF21 sincera per i piloti ma…”

Nel weekend di Baku abbiamo potuto vedere una Ferrari a due facce, molto competitiva sul giro da qualifica – ha addirittura conquistato la pole-position al sabato con Leclerc – ma con diverse difficoltà in gara, specialmente nella gestione del rendimento degli pneumatici, costringendo il pilota monegasco a terminare la corsa solamente in quarta posizione e il suo compagno in ottava piazza.

 

 

 

La spiegazione dell’ing. Luigi Mazzola, ex Ferrari e Sauber, su questi alti e bassi del team di Maranello parte dal simpatico (e ben poco ironico, a parer nostro) intercalare che in questi mesi ha visto protagonisti i commentatori dei GP italiani nei confronti della Ferrari e di Charles Leclerc, quel famoso “Date una macchina a questo ragazzo!” che nell’ultimo weekend di Baku ha un po’ cambiato forma diventando: “La Ferrari ha dato una macchina a questo ragazzo!”.

Scrivevamo, dunque, che Mazzola ha provato a riassumere quanto di buono e di meno buono si è visto in Azerbaijan sul fronte Ferrari nell’arco dei tre giorni del weekend:

“Questa volta gliel’abbiam data la macchina in qualifica a Leclerc, mi sembra ovvio! E’ chiaro che è una macchina a doppia visione. Abbiamo un pilota Charles Leclerc, che è uno specialista certificato come un poleman, uno che il tempo te lo fa senza problemi. Poi si può parlare di fortuna, di scie, ci sta… La Ferrari è una macchina – a mio parere – che a vedere la facilità con cui entrambi i piloti fanno i tempi, mi sembra abbastanza tranquilla, sincera per i piloti. Visto questo aspetto, ciò significa che c’è già un miglioramento in fatto di potenza ed efficienza rispetto all’anno scorso. E soprattutto un vantaggio rispetto a quasi tutti gli altri che devono lavorare sull’assetto per ottimizzare la monoposto ogni volta su ogni circuito!”

 

Ci si chiede se possa essere la bontà del telaio a regalare tale confidenza ai piloti nei confronti della SF21:

 

“No la sincerità nasce dall’aereodinamica in particolare. Se l’aereodinamica non è sincera prende o perde tanto carico a seconda di come si muove, è chiaro che il pilota tira su il gas. E quindi devi lavorare d’assetto per ritrovare un compromesso migliore. Pur variando di altezza, roll o pitch o deriva, questa Ferrari invece non fa variare il centro di pressione e il pilota spinge e va!

In gara a Baku, scarichi perché non hai velocità. E qui intervengono due aspetti: potenza ed efficienza. In qualifica con gomma nuova, hai quell’extra-grip e sfrutti tutto al massimo. In gara no, è diverso, se ci sono problemi al posteriore (con degrado, scivolamenti, ecc) sono problemi. E questo spiega il perché di questa gara!”