Amazon e streaming F1, Italia forse non adesso

Amazon e la F1 starebbero per unirsi in una partnership commerciale che porterebbe i gran premi a sbarcare sulla piattaforma di servizi digitale più grande del mondo. Ma per il momento l’Italia potrebbe non vedere i frutti della trattativa che Chase Carey sta per portare a termine. 

 

di Francesco Svelto |

 

 

Con un mondo decisamente in fase di cambiamento, quest’anno più che mai anche per quanto riguarda la vita digitale legata al mondo dell’intrattenimento, anche la F1 sta guardando altrove per rilanciarsi verso il grande pubblico, specie quello più giovane.

E’ notizia di ieri, infatti, di una intervista di Chase Carey – presidente esecutivo uscente dell’aziende detentrice dei diritti commerciali della F1 – al Financial Times nella quale ammette l’interesse della F1 verso un futuro in versione digitale, con non solo la trasmissione degli eventi ma anche tutta una serie di iniziative a corollario. E tale interesse è volto alla piattaforma di streaming di Amazon, brand globale ma di base statunitense esattamente come Liberty Media che detiene i diritti commerciali della F1. 

Amazon, come tutti sapranno, non è solo un market online per l’acquisto di oggetti e beni di varia natura. Amazon Web Services (AWS) è anche una piattaforma cloud utilizzata a livello mondiale che offre una serie innumerevole di servizi digitali di cui la stessa F1 è già cliente per alcuni di essi (avete presente le nuove grafiche che si vedono in TV? Tutte loro). 


Tuttavia, tornando al discorso delle trasmissioni, quest’anno, la F1 ha negoziato o rinnovato accordi sui diritti televisivi in ​​Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna e Paesi nordici, mentre è anche in procinto di finalizzare un accordo in Brasile. E tali accordi di trasmissione rappresentano circa un terzo dei ricavi complessivi della F1 (si può intuire facilmente l’importanza di tali questioni). Tuttavia la trattativa che è iniziata tra Carey (e che proseguirà con Domenicali) e Amazon è destinata a finalizzarsi ma per quanto riguarda l’Italia la situazione è un po’ particolare

Sky detiene i diritti per la F1 fino a tutto il 2022. E’ presumibile quindi – a parere di chi scrive – che salvo offerte folli per affiancare la piattaforma televisiva di pay-per-view, Amazon e F1 siano destinate a partire in prima istanza soltanto negli Stati Uniti e in qualche altro paese dove gli accordi sono scaduti o in procinto di scadere. E’ lo stesso motivo, questo, per cui la famosa F1Tv – il servizio streaming ufficiale degli organizzatori – non è approdata in Italia nel 2020 (e forse non lo farà neanche nel 2021). Una apertura in tal senso potrebbe arrivare proprio nel 2022, anno in cui Sky dovrà rinegoziare i dettagli di tale contratto per un rinnovo (oppure non rinnovare affatto). 

Rivoluzione digitale quindi per la F1. Si, ma forse noi nel belpaese la vedremo solo tra un po’. 

 

Francesco Svelto

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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