F1 – La gara della Turchia se vogliamo ha ancor di più fatto riflettere. Qual è il vero Vettel, quello che ha guidato da campione o quello che per tutto il 2020 ha faticato a raggiungere la zona punti.
La gara della Turchia è valsa il titolo di “driver of the day” per Sebastian Vettel. Non solo, un senso di piacere, misto a un po’ di velata commozione ha riempito il cuore di chi ama le corse. Vedere Vettel faticare per le posizioni di rincalzo con una Ferrari faceva male. Per lui , per i tifosi, per gli appassionati ed aggiungo per l’intera Formula 1.
Vederlo invece portare al limite una macchina, migliorata ma pur sempre affaticata, su un asfalto viscido e pieno di insidie con alle spalle un indiavolato Max Verstappen è stato meraviglioso. Momenti di alta guida. La Ferrari danzava in perfetto equilibrio su traiettorie più larghe e dolci gestita sapientemente dalla sensibilità del pilota. Dietro Verstappen, attaccato agli scarichi della SF1000, aggressivo, spigoloso e spesso scomposto era più veloce ma non in grado di sorpassare.
Chi se lo sarebbe aspettato? Io onestamente no. Non me ne voglia Vettel , ma quello abbiamo visto in pista quest’anno davvero non poteva essere lui. E’ vero Vettel in Ferrari ha deluso. Non è riuscito a vincere il mondiale quando il mezzo probabilmente lo consentiva. Dal GP di Germania del 2018 ha commesso un numero enorme di errori e giravolte, ma passare in pochi mesi dall’essere uno che lotta al vertice a uno che fatica a far punti, al netto delle difficoltà della macchina , è grave.
Allora mi sorge il dubbio, chi è il vero Vettel? Quello visto nel 2020 o quello che trovatosi in una posizione importante ha deciso di ricordarci che è 4 volte campione del mondo di F1, come Prost e più di Clark e Lauda per citarne solo due. Il 2020 di Vettel è stato troppo brutto. In pratica in Turchia ha conquistato in un solo GP i punti messi insieme in tutta la stagione.
Vettel potrà essere criticabile dal punto di vista sportivo ma non certo come uomo. Cosa si può dire a uno cresciuto col mito e la passione per la Ferrari che dichiara “ sarò un tifoso della Ferrari anche quando saremo avversari”, nulla. Questo nonostante dalla Ferrari Vettel sia stato scaricato in malo modo e con poca eleganza, direi malissimo.
Legittimo pensare che Sebastian non potesse far più parte dei piani futuri Ferrari, soprattutto dopo l’arrivo di Leclerc, doveroso pensare che avrebbe meritato un trattamento migliore. Più rispettoso.
Ecco perché mi sorge il dubbio e come a me anche a molti appassionati. Chi è Vettel ? Quello che ha mal digerito quella telefonata fatta da colui che “ ha pensato tre volte cosa dire a Sebastian” ? Si proprio lui Binotto. Quello che per scelta tecnica in Turchia non c’era. Quello a cui Vettel, facendo finta di scherzare, ha diretto un messaggio chiaro.
“Abbiamo fatto senza Binotto il miglior risultato stagionale, forse dovremmo lasciarlo a casa più spesso, no dai scherzo non penso questo”.
Che Binotto fosse a Maranello per validissimi motivi è indubbio, che Vettel col sorriso si sia tolto un sassolino dalla scarpa altrettanto. Non so ma a me il dubbio rimane, il vero Vettel lo rivedremo nuovamente in Aston Martin, per la Ferrari un problema in più.
L’ambiente non fa andare più forte una macchina ma aiuta il pilota a guidarla meglio.