Alberto Sabbatini, ospite a Pit Talk nella puntata numero 240, interviene sul clima che si respira in casa Ferrari soffermandosi poi su Mattia Binotto. A suo dire, è il team-principal che ha ottenuto i risultati peggiori degli ultimi anni: “Chi mettere al posto di Binotto nel caso si voglia fare una rivoluzione?”. Un quesito a cui lui stesso cercherà di dare una risposta.
Che la Ferrari stia vivendo uno dei suoi periodi più neri in Formula 1 ormai non è una novità. Problemi che a quanto pare sembrano sussistere non solo in pista, ma anche dietro le quinte.
In questa tempesta i tifosi cercano qualcosa o qualcuno a cui aggrapparsi, o meglio, a cui addossare le responsabilità: chi nomina Vettel, chi Binotto, chi Camilleri. Insomma, il Cavallino sta vivendo una crisi vera e propria e tenta di proseguire zoppicando verso quella luce in fondo al tunnel che pare non arrivare mai. Seppur piccoli, gli aggiornamenti ci sono… ma come abbiamo già detto altre volte c’è alla base un progetto sbagliato.
Alberto Sabbatini è intervenuto a Pit Talk nella puntata di ieri parlando proprio della situazione tutt’altro che felice della Rossa, soprattutto per quanto riguarda una sua possibile ripresa:
Non mi aspetto scossoni alla Ferrari nell’immediato. Binotto molto intelligentemente ha messo le mani avanti fino al 2022. Cosi anche se il prossimo anno bene non andrà, il presidente non potrà prendere grossi provvedimenti. Vive una situazione paradossale: è il team principal che negli ultimi tempi ha avuto i peggiori risultati della storia e ogni giorno si vede puntualmente riconfermata la fiducia! Il motivo è semplice: chi mettere al posto di Binotto nel caso si voglia fare una rivoluzione? Né Elkann né Camilleri conoscono bene il mondo delle corse ed entrambi non saprebbero che direzione prendere. Si dice che abbiano interpellato Stefano Domenicali prima che lui accettasse la proposta di Liberty Media, ma lui avrebbe rifiutato. Queste sono le voci. Quindi entrambi, presidente e AD, non hanno una competenza tale per andare a cercare l’uomo giusto.
E su un possibile arrivo di Antonello Coletta si esprime così:
Coletta? Ha vinto tanto nelle GT, ma loro non hanno mai avuto l’idea di metterlo. Serve una persona che abbia forte credibilità nel mondo della Formula 1 all’estero, perché solo un uomo di peso straniero può mettere a tacere tutte le situazioni complicate che ci sono ora a Maranello.
Una situazione, fa capire Sabbatini, che chiaramente non può cambiare dall’oggi al domani. Serve una rivoluzione in casa Ferrari che porti aria di cambiamento in ogni tipo di settore.