F1 | Brasile: Mercedes, fumo e penalizzazione

Un week-end senza podio per la Mercedes, e solo una vettura che ha tagliato il traguardo. Non è bastata la tenacia, solita, di Hamilton a rendere meno amara la tappa brasiliana ad Interlagos.

di Federico Caruso | @fclittlebastard

Non sempre le cose girano bene per i team in F1. Ma che sia la Mercedes quel team suona alquanto strano. Ci hanno abituato ormai a prestazioni sempre al top. Ma questo sono le corse, questo è anche lo spettacolo della F1. Certo, capita anche in un momento che non sposta nessun equilibrio. Il mondiale piloti, ed il mondiale costruttori sono stati archiviati, e la festa con le coppe ben esposte, sono state già celebrate al quartier generale di Brixworth.

Le Mercedes tornano dal GP del Brasile con il solo P7 di Lewis Hamilton, mentre Valtteri Bottas si è dovuto fermare a bordo pista con il motore fumante al giro 52. Certo senza l’errore di Hamilton che ha buttato fuori Albon di fatto dal podio, per cui si è subito scusato, avrebbe cambiato un po’ tutto il senso della domenica di gara. Ma anche i più grandi sbagliano. E forse è anche quello che li rende così irrangiungibili, ma comunque umani.

Sicuramente non sarà contento Toto Wolff per la prestazione disputata, ma non essendo neanche presente in Brasile, potrebbe non aver avuto la stessa delusione di chi era sul posto del team. Nel briefing settimanale analizzeranno il momento, ma sicuramente già dal prossimo appuntamento sapranno rispondere ad una prestazione opaca.

La verità è che una Mercedes che fuma dal posteriore, e un P7, al netto della vicenda Ferrari, fa più notizia che una vittoria. Il team tedesco è ormai su uno standard prestazionale incredibile. Durante la gara stavano addirittura per mettere in difficoltà una Red Bull Honda che domenica sembrava imprendibile per tutti. Eppure con il primo e secondo stint su gomme rosse per Hamilton, hanno provato a sovvertire la classifica, mettendo forte pressione su Verstappen.

Hamilton ancora super campione, come non ce ne sono nell’attuale F1. Riesce a dare spettacolo anche quando a lui non serve. Quel “Guys come on!!” per scuotere la squadra e rimanere concentrata a dare il massimo per radio, è il riassunto perfetto del pilota e uomo che è diventato negli anni. Uomo squadra, uomo vincente, campione da leggenda, mai sazio di vittorie. Ad maiora come filosofia di vita.

Federico Caruso
Federico Caruso
Nato a Roma sotto il segno dei motori turbo V6 nel 1984. Sono sempre alla ricerca di qualcosa che mi sappia emozionare come Ayrton Senna. Scrivo con passione per amore della F1.

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