F3 | Peroni Crash: la FIA non agirà sui disuassori

Dopo il pericolosissimo incidente nel corso della gara F3 dell’australiano Alex Peroni, ci si interroga se l’utilizzo dei dissuasori da parte della FIA, sia davvero così essenziale.

Nell’appena trascorso weekend di Monza, durante la sessione di F3, Alex Peroni andando lungo nel percorrere la parabolica, impatta con un dissuasore che gli fa letteralmente spiccare il volo, con tanto di piroette in aria, per poi atterrare violentemente sulle barriere.

Il ragazzo è uscito sulle sue gambe dalla monoposto, procurandosi però la rottura della sesta vertebra, ma tutto sommato, poteva andare molto peggio di così.

L’evento ha subito richiamato l’attenzione dei piloti, giustamente spaventati da quanto accaduto, facendo riferimento alla pericolosità del dissuasore, invitando la direzione di gara a intervenire su quella zona di pista.

In un periodo in cui la sicurezza in pista è un tema molto delicato, Micheal Masi, direttore di gara in forza alla FIA, ha fatto intendere che non c’è l’intenzione di eliminare questo tipo di soluzioni.

“È stato un incidente strano” – ha dichiarato Masi – “da parte nostra, continueremo ad osservare quali possono essere le soluzioni. Sicuramente quando troveremo qualche soluzione migliore ci evolveremo. Dobbiamo guardare al quadro più generale per ripartire.”

Queste le parole del direttore di gara, che si è subito adoperato per indagare nel dettaglio ogni singolo momento dell’incidente, nonostante ciò sembra ferma la posizione riguardo le soluzioni da adottare nelle prossime gare.

Facendo riferimento all’omologazione FIA di grado uno che tutti i circuiti del calendario devono avere, e che tale consente l’installazione di dissuasori nel circuito.

Storicamente i dissuasori hanno sempre creato problemi nelle Formula, basti pensare ai danni ingenti che i dissuasori causano alle monoposto nel circuito di Spielberg, nel corso del GP d’Austria, ma anche a Melbourne o Abu Dhabi. Sono sempre stati presenti, ed hanno sempre rappresentato un ostacolo per i piloti, per certi versi anche dal punto di vista della sicurezza (paradossalmente), oltre che nel causare danni alla vettura.

Quello di Peroni è stato sì un incidente anomalo, ma non è la prima volta che una misura di sicurezza come questa crei situazioni di pericolo o di disagio, nei confronti dei team e dei piloti.

Sicuramente la FIA sa come agire nell’ambito della salvaguardia del pilota e con il progresso che abbiamo al giorno d’oggi, diventa sempre più facile studiare e analizzare nuove soluzioni per garantire la minima percentuale di rischio per chi si mette al volante.

Qui di seguito il video dell’incidente di Alex Peroni.