F1 | Brawn: “Ferrari competitiva per Spa e Monza!”

L’ex direttore tecnico del Cavallino ed attuale amministratore delegato della F1 esamina la situazione in casa Ferrari dopo il distacco ciclistico rifilato da Mercedes e Red Bull alle monoposto di Vettel e Leclerc nella gara di domenica scorsa in Ungheria.

di Filippo Toffanin

A Maranello più di qualcuno si starà domandando quale sia l’aspetto peggiore della pessima figura magiara: il minuto di ritardo dalla coppia di testa, o il margine di soli cinque secondi sulla McLaren di Sainz, ottimo quinto sul toboga dell’Hungaroring? Da qualsiasi punto la si guardi, la disfatta di domenica è di quelle che fanno male, e che in altri tempi avrebbe fatto rotolare più di qualche testa. Sebbene fosse esercizio di fede quasi cieca aspettarsi che una vettura fortemente deficitaria di carico aerodinamico potesse ottenere risultati confortanti nella seconda pista più lenta del mondiale, l’entità del ritardo dai battistrada non ha lasciato indifferenti gli addetti ai lavori. Tra questi, qualcuno che conosce molto bene l’ambiente Ferrari e i potenziali risvolti di una simile débâcle: Ross Brawn.

“Le caratteristiche della pista facevano intendere che non sarebbe stata gara per la Ferrari, ma non nella misura in cui l’abbiamo vista domenica” ha dichiarato nel post gara il Motorsport CEO del gruppo Liberty Media. I tempi del terzo settore, in cui è necessario il massimo carico aerodinamico, parlano chiaro. Erano troppo lontani dal ritmo di Mercedes e Red Bull”. Dopo una simile batosta quindi, meglio staccare la spina: “La pausa estiva è probabilmente arrivata al momento giusto, perché sono ben consapevole di come la pressione può aumentare sulla Ferrari quando le cose non vanno bene. Non farà alcun male prendere un attimo di respiro e ricaricare le batterie.”

L’idea tecnica alla base della SF90 potrebbe trovare sublimazione nelle prossime due gare in calendario?

“Si, le esigenze aerodinamiche di Spa e Monza potrebbero rimettere Vettel e Leclerc di nuovo in lotta. La Ferrari ha bisogno di una vittoria, non tanto per le sue aspirazioni in campionato, ma come spinta psicologica per dimostrare che può essere una contendente”.

Un’estate certamente bollente quella che aspetta tecnici ed ingegneri della Scuderia: dovessero fallire gli appuntamenti del Belgio e dell’Italia, lo spettro di una stagione senza alcun acuto si farebbe ancor più ingombrante. Dopo le ultime due gare della stagione europea infatti, il calendario mondiale riserva piste tutt’altro che amiche della monoposto disegnata da Mattia Binotto ed il suo staff, ad iniziare da quella Singapore già nefasta per i sogni di gloria della Rossa.

Filippo Toffanin