Probabile sia già stato firmato il contratto che lega Kimi Raikkoen alla Ferrari per altre due stagioni. L’annuncio come tradizione forse a Monza.Nel dopo Marchionne non dimentichiamo che, se competitivo, è lui la pedina che garantisce continuità e serenità nella squadra.
Fino a qualche tempo fa tutto sembrava quasi deciso, Kimi Raikkonen ormai 38enne, a fine stagione avrebbe lasciato il sedile della sua Ferrari a Charles Lelerc, pilota di propietà della Ferrari, frutto della Driver Academy.
Il rendimento del Finlandese, da sempre altalenante, in questa stagione si è fatto più che soddisfacente. 5 podi nelle ultime 5 gare, sempre al servizio delle esigenze della squadra Kimi si è dimostrato quanto mai maturo e consapevole di quale deve essere il suo compito da svolgere per aiutare la squadra.Spesso giustamente criticato, quet’anno non ha tradito le attese e, permettetemi la frecciatina, se la Ferrari non è in testa al mondiale costruttori non è per i punti persi da lui.
I numeri dicono che merita il rinnovo, ma qui si aprono le discussioni.
Leclerc in Ferrari subito probabilmente era un desiderio del purtroppo prematuramente scomparso Sergio Marchionne. Vettel, in piena lotta per il titolo, in questi anni oltre alla sua classe ha anche dimostrato momenti di forte nervosismo.
Se la Ferrari, ed è cosi, vuole puntare al titolo con Vettel è giusto mantenga al suo fianco un fedele scudiero, anziano sì, ma ancora molto veloce. Sul fatto che per la Ferrari sia la scelta giusta o meno è opinabile, Leclerc è un talento cristallino ma in Ferrari pare non esserci la voglia di rischiare coi giovani come ad esempio in Red Bull.
Dopo tutto i bibitari con i giovani scommettono e raramente sbagliano, Vettel e Vertappen su tutti. In Ferrari la filosofia è opposta.
Raikkonen scherzi a parte rappresenta veramente un elemento di continuità nella scuderia. Nel dopo Marchionne, improvviso e tragico, è lui la pedina capace di dare continuità e tranquillità ad un’ambiente a “misura Vettel”.
Per questo il rinnovo potrebbe essere Biennale con un’opzione che a seconda dei risultati ottenuti nel primo anno automaticamente sblocchi il secondo.
Se così sarà Kimi Raikkonen, al di là delle simpatie o meno, di fatto diverrà come Valentino Rossi ( il paragone è per rendimento/età e non per titoli vinti) uno di quegli sportivi ancora altamente competitivi a 40 anni. Nel Motorsport di oggi fatto più unico che raro.
Ora si va a Spa, in Belgio, pista su cui Kimi vanta il maggior numero di successi tra i piloti in attività. A Monza, la settimana successiva, ne sapremo di più.