Oggi Sebastian Vettel compie 31 anni, in un momento chiave per la sua carriera agonistica.
di Giulio Scaccia
Il mondiale di Formula 1 2018 si sta rivelando combattuto, difficile da pronosticare e con variabili a volte prevedibili, a volte no. I tifosi della Rossa, dopo qualche giro del Gran Premio d’Austria, davano quasi per finito il mondiale, con il tedesco vittima di se stesso e con le Mercedes in brillante solitudine al comando. Un ora e mezza dopo la classifica era completamente cambiata, con Sebastian Vettel davanti di un punto a Lewis Hamilton e la Ferrari di dieci punti avanti nella classifica dei costruttori.
Sebastian Vettel spesso è criticato, a tratti osannato. La sua stagione sta vivendo alti e bassi. Dopo la bella vittoria in Canada, dove il tedesco ha dato il meglio di sé, con pole positione e una successiva cavalcata, è arrivato il successivo incidente al via in Francia e la disattenzione in qualifica in Austria che gli è costata tre posizioni in griglia e, per come è andata, probabilmente la vittoria. Momenti di estrema lucidità agonistica misti a errori che possono costare cari.
Il tedesco dà il meglio di sé in cavalcata solitaria, un po’ come Clark ed Ascari. Ma è anche vero che domenica a Spielberg ha fatto un grandissimo sorpasso al rivale Hamilton, mettendo due ruote sull’erba e rischiando il tutto per tutto. Vettel sa sorpassara, chi pensa il contrario non sa di Formula 1. E’ però vittima troppo spesso dell’emotività e in un mondiale equilibrato, la differenza la fanno i dettagli. E qui il tedesco sta peccando. E forse è l’area di crescita individuale e professionale che può farlo o meno entrare nel novero dei grandissimi.
E’ una stagione in cui Vettel ed Hamilton probabilmente non stanno dando il loro meglio. Entrambi con quattro titoli mondiali, possono e vogliono entrare nella leggenda, ma la sfida è tuttaltro che scontata, con una Red Bull che fa il terzo incomodo e anche un Kimi Raikkonen che sembra da un paio di gare risorto.
Domenica Silverstone, feudo di Hamilton.
Sarà dura per la Ferrari ma sono queste le gare in cui si può riuscire a dare una impronta diversa al campionato.