Minardi Day, Donnini: “C’è grande nostalgia di Imola!”

Al Minardi Day abbiamo incontrato Mario Donnini, protagonista tra le altre cose di diverse presentazioni e workshop nella sala conferenze Ayrton Senna del circuito di Imola. Il noto giornalista di Autosprint ha rimarcato la grande nostalgia del pubblico italiano appassionato di F1 per il circuito del Santerno.

di Francesco Svelto |

Terza edizione del Minardi Day, manifestazione che attira tifosi e appassionati da diverse geografia. Liberty Media sta facendo tanto per lo sperttacolo, può prendere spunto da manifestazioni come questa che legano la F1 inevitabilmente al suo passato ?

Lo spero ma sono dei momenti diversi. La F1 è soprattutto agonistico, blindato, chiuso, costoso. Il Minardi Day nasce proprio prendendo queste parti più negative ed esclusiviste della F1 rovesciandole al contrario e creando un clima friendly, aperto, abbordabile per appassionati,  famiglie e bambini.

Se la F1 riuscisse a prendere spunto dal Minardi Day forse contesterebbe se stessa. Io spero che sia come dici ma permettimi di avere qualche lecito dubbio: è difficile che la F1 riesca a diventare qualcosa di simile al Minardi Day; è più facile che Minardi torni in F1.

Circuito di Imola: è storico, si è corso qui per anni in concomitanza con Monza. Si può far qualcosa secondo te per riportare qui la F1 oppure il circus si sta spostando inevitabilmente verso le nuove locations?

Stando a Liberty Media, accanto a location interessanti e succulente dal punto di vista economico, loro hanno promesso di voler mettere in risalto la riscoperta dei circuiti storici che hanno ovviamente i requisiti strutturali. Imola avrebbe tutti i requisiti per poter rientrare, a parte qualche cosetta da sistemare. Ma al di la di questo il vero problema è politico-economico. Se Imola non avrà questa forza, non potrà mai riuscire a rientrare nel giro. Sulla politica non mi pronuncio ma sull’economia forse è un problema. Con i gettoni che i padroni della F1 richiedono per rientrare nel giro, la vedo difficile a meno che non trovino il petrolio sotto il Santerno. Me ne dispiace. Imola ha dato tanto a tanti. C’è una grande nostalgia.

Parliamo un attimo dell’episodio clou di Baku, l’incidente Verstappen-Ricciardo a poche tornate dal termine. Una tua opinione a bruciapelo…

Mi hanno colpito molto quelli al muretto, non i piloti. Esistono dei modi per lasciare i piloti liberi di guidare ma anche per tutelarli allo stesso tempo, evitando di potersi far male. Non ha senso dargli la stessa strategia, metterli naso a naso. Questo secondo me è sbagliato. Farli stare sulla stessa strategia e farli trovare ravvicinati credo sia stato uno sbaglio tattico. I piloti quando sono liberi e si trovano li, son delle bestie da corsa. Al muretto erano degli spettatori, è una cosa che mi ha colpito molto! Hanno più colpa Horner & Co. che non i due piloti.

Francesco Svelto