La prima edizione del GP d’Europa a Baku è stata conquistata da Nico Rosberg su Mercedes. Sul podio salgono anche Vettel e Perez, al quale Raikkonen ha ceduto la posizione solo nelle ultime curve.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
In maniera molto comoda e in solitaria, Nico Rosberg ha vinto un GP d’Europa senza interruzioni di safety-car o fac-simili, ampiamente previste alla vigilia data la conformità molto “particolare” del tracciato di Baku. La Mercedes nr.6 ha dominato la scena ma, Hamilton a parte (l’inglese ha avuto problemi all’ERS per buona parte della gara), un po’ tutti i motorizzati Mercedes sono andati molto bene, grazie ai grandi rettilinei che permettevano di sfruttare la magnifica potenza sprigionata dalla powertrain di Stoccarda.
Se Rosberg ha conquistato una delle vittorie più facili della sua carriera, dominando dall’inizio alla fine, le posizioni subito dietro non son state subito ben definite. La Ferrari di sicuro è riuscita ad ottenere un buon risultato – Vettel secondo; Raikkonen quarto – che, dati i distacchi di ieri e venerdi, non era cosi facilmente auspicabile. La Ferrari la prestazione l’ha avuta, quindi, e se ciò non è bastato per arginare lo strapotere Mercedes, è stato comunque sufficiente per battere in pista la Red Bull, minaccia seria dati i precedenti appuntamenti. C’è da dire che per la Rossa di Maranello poteva essere un doppio podio, con Raikkonen che era terzo – nonostante un penalty subito in gara – a poche curve dalla fine ma che poco ha dovuto cedere la posizione all’arrembante Sergio Perez proprio nel finale.
Si parlava di Red Bull, altra grande penalizzata – oltre la Ferrari – del weekend data la conformità della pista azera. Ricciardo e Verstappen, a parte le fasi iniziali della gara, non hanno mai lottato veramente per le posizioni di alta classifica. Il motore Renault, per quanto evoluto nell’ultimo mese, pagava troppo sulla distanza rispetto ai battistrada.
La grande sorpresa di giornata ad ogni modo è stata la Force India. Si vedeva già dal venerdi che le vetture anglo-indiane fossero molto ben messe in pista, con il solito Sergio Perez che quando c’è da affondare il colpo, non si tira mai indietro. Ricordiamo che se non fosse stato per una penalità in qualifica, il messicano sarebbe partito al fianco di Nico Rosberg oggi, e chissà in gara cosa sarebbe potuto succedere.
Nonostante tutto, Nico Rosberg ottiene la quinta vittoria stagionale, la 19esima della sua carriere in un Gran Premio forse un po’ troppo soporifero. Hamilton, giunto quinto, torna a casa un po’ bastonato dopo un weekend negativo che ha fatto seguito al grande 1-2 di Montercarlo e Montreal. Per lui qualche punto in più da recuperare in ottica mondiale perchè, come sempre, si tratta di un affaire riservato solo a due persone.
L’ordine di arrivo del GP d’Europa 2016 :
POS | DRIVER | TIME/RETIRED | PTS |
---|---|---|---|
1 | 1:32:52.366 | 25 | |
2 | +16.696s | 18 | |
3 | +25.241s | 15 | |
4 | +33.102s | 12 | |
5 | +56.335s | 10 | |
6 | +60.886s | 8 | |
7 | +69.229s | 6 | |
8 | +70.696s | 4 | |
9 | +77.708s | 2 | |
10 | +85.375s | 1 | |
11 | +104.817s | 0 | |
12 | +1 lap | 0 | |
13 | +1 lap | 0 | |
14 | +1 lap | 0 | |
15 | +1 lap | 0 | |
16 | +1 lap | 0 | |
17 | +1 lap | 0 | |
18 | +2 laps | 0 | |
NC | DNF | 0 | |
NC | DNF | 0 | |
NC | DNF | 0 | |
NC | DNF | 0 |
Francesco Svelto