F1 | Domenica il GP di Spagna, snodo cruciale.

L’imminente GP di Spagna per la Ferrari rappresenta lo snodo cruciale della stagione. E’ l’ultima occasione utile prima che sia davvero troppo tardi, per invertire la tendenza di un mondiale nato male. Quello di Barcellona è un appuntamento importante. E’ il ritorno in Europa, l’arrivo di tante novità, l’ora della riscossa … forse.

Ritorno in Europa

Una volta lo chiamavano “l’altro inizio del mondiale”. La prima gara Europea, logisticamente più vicina alle sedi delle factory di F1 rispetto alle precedenti trasferte transcontinentali, è sempre stata uno snodo fondamentale per il proseguo della stagione. Quest’anno per la Ferrari lo sarà in particolare. La SF-16H sinora ha deluso più che per le prestazioni per la mancanza di affidabilità.

Vero che era preventivato, ma classifica ci dice che la rossa è già troppo lontana dalle Mercedes dopo solo 4 gare. La scuderia tedesca inoltre, almeno con la monoposto di Rosberg, non perde un colpo. Per le Ferrari invertire il trend in Spagna potrebbe essere qualcosa più che una “mission impossibile.

Nervi saldi e novità

Maurizio Arrivabene si è preso ogni responsabilità per la mancanza di affidabilità mostrata da questa Ferrari.

“Abbiamo chiesto il massimo possibile da ogni componente, per battere i migliori dovevamo rischiare.”

Ragionamento che non fa una grinza non fosse che probabilmente la pazienza del presidente Sergio Marchionne sta finendo.

“Fa male vedere la Ferrari soffrire così”

Più che  un commento di un Presidente tifoso è stato anche un forte monito per scuotere l’ambiente. Il tempo dello svezzamento della SF16-H deve finire, se si vuole lottare per il campionato lo spazio per i passi falsi è terminato. In Russia non è stata colpa di Vettel, centrato da Kvyat, ma nemmeno tutta colpa degli altri. La rossa  partiva nel gruppo a causa della sostituzione del cambio, l’ennesima noia che ha avuto le conseguenze che sappiamo.

Se la Ferrari proporrà In Spagna aggiornamenti gli altri non staranno a guardare. Oltre all’evoluzione alla Power Unit e l’ala anteriore presentata in Russia in Spagna sarà la volta di una nuova ala posteriore. Occhio a Red Bull, monoposto dal telaio eccezionale ora guidata dal prodigioso Verstappen, occhio alle Williams spesso in lotta con la rossa ma anche alla McLaren-Honda che porterà in pista una monoposto completamente rivista.

Corsi e ricorsi

Se è vero che non c’è più tempo per sbagliare è anche vero che l’obiettivo vittoria deve essere perseguito anche sul lungo termine. La storia ci dice come nei primi anni ‘90 la Williams dalle sospensioni attive fosse velocissima ma fragilissima. L’anno dopo vinse tutto. La Ferrari di Schumacher, quella più forte di sempre a Maranello, ci mise 4 stagioni a conquistare il primo di 5 mondiali consecutivi. La Mercedes di oggi solo tre ani fa mangiava le gomme con  una voracità impressionante. Insomma in Formula 1 ci vuole tempo e se è vero che a Maranello si sta addensando qualche nuvolone bisogna saper mantenere i nervi saldi. In Formula 1 serve continuità, la Ferrari è una creatura che sta crescendo, le rivoluzioni sono già state fatte.

In Spagna servirebbe una bella vittoria, darebbe fiducia e morale ad una truppa che è stanca inseguire ed almeno per l’impegno che ci mette meriterebbe una gioia. La Spagna però è stata sede dei test invernali e già in quell’occasione si era potuto intuire il livello prestazionale della Mercedes. Domenica sarà difficile sperare in un ribaltone, affidabilità o imprevisti permettendo

Alessandro Francese
Alessandro Francese
Appassionato di sport, motori e Alfa Romeo ho sempre cercato di fare dei miei interessi un lavoro. Dalla tesi su Gianni Brera al mio impegno quotidiano in una concessionaria, almeno in parte, credo di esserci riuscito. Questo però è solo l'inizio! "Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere." Cit. Ayrton Senna

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