Si attendevano solo i crismi dell’ufficialità, ora l’accordo tra Ferrari e Valtteri Bottas è cosa fatta, il pilota della Williams è pronto a guidare la Rossa a partire dal 2016. Questo vuol dire che Raikkonen è prossimo ai saluti.
di Emiliano Savini:
I rapporti tra Kimi e la squadra di Maranello non sono proprio idilliaci, il Team Principal Maurizio Arrivabene ha già espresso senza mezze misure il suo disappunto per le ultime prestazioni del finlandese, dopo quell’errore in Canada che è costato il podio (che visto il dominio Mercedes non guasta mai).
Kimi in qualifica non brilla e non riesce a dare i punti necessari al suo team in gara. Lo scorso anno aveva costantemente problemi con l’avantreno in entrata di curva, quest’anno però non sembrano esserci scusanti.
La politica-piloti è sempre stata chiara a Maranello: c’è una prima guida e uno scudiero che deve fare punti per il mondiale costruttori. Il driver line-up Vettel-Raikkonen sembrava perfetto in tal senso, ma dopo i primi entusiasmi con la vittoria in Malesia qualcosa sembra essersi perso.
Abbiamo parlato di questo con Ivan Capelli, attuale Presidente dell’ACI Milano e da anni commentatore Rai per la F1. Gentiluomo come sempre, lo abbiamo incontrato a Londra pochi giorni fa; a me piace ricordarlo come il grande pilota italiano che con la sua Leyton House nel 1990 si teneva alle spalle la Ferrari di Alain Prost in Francia. Quella era un’altra Ferrari, l’ex pilota Milanese invece arrivò a Maranello nel momento sbagliato ma conosce l’importanza di essere un pilota del Cavallino. Questo è quanto ha rilasciato ai microfoni dell’agenzia britannica Perform Group:
Ivan ci dai un tuo commento sulla stagione di Kimi Raikkonen?
“La Ferrari ha sempre storicamente dato un indirizzo preciso all’interno del team dove c’era un capo-squadra e un giusto supporto. Raikkonen, pur essendo stato campione del mondo con la Ferrari ormai molti anni fa, ha perso quello smalto e quell’aggressività che può avere un pilota giovane come Sebastian Vettel.
E’ stata giusta la scelta di richiamare Kimi in Ferrari lo scorso anno?
Credo che il line-up Vettel-Raikkonen rappresentasse una buona miscela, quello che è mancato a Kimi è stata la continuità. Se è vero che la Ferrari ha scelto Vettel come punto di riferimento, dietro il tedesco dovrebbe esserci Kimi.
Lo scorso anno Raikkonen aveva problemi con la vettura che quest’anno sembra non avere, quindi?
“La vettura di quest’anno è più vicina alle esigenze di Kimi; l’anno scorso si sapeva che Raikkonen aveva difficoltà ad adattarsi alle caratteristiche della sua macchina, cosa che non era un problema ad esempio per Alonso. Il Gap si è notevolmente ridotto quest’anno e quindi tutti si aspettavano molto di più da lui.”
Forse è stato un errore chiamare un campione del mondo poco motivato ad andare avanti in F1 (Kimi aveva annunciato di volersi ritirare entro due anni). Bottas sembra essere l’uomo del mercato, scusate il temine calcistico, ma avere due galli nel pollaio -per dirla alla Montezemolo- non creerà altri tipi di problemi?
di Emiliano Savini