F1 La vera storia del team-radio di Alonso in Canada

10 giugno 2015 – Fernando Alonso, al GP del Canada, è stato protagonista di un dialogo via radio molto “controverso” con il box della McLaren. 

di Francesco Svelto 

 

Per la prima volta è sembrato – pubblicamente – frustato e represso. Eppure Fernando Alonso sta vivendo questa situazione da inizio anno, da quando ha capito sin dai primi test di Jerez, che la sua MP4-30 veramente non ne aveva.

Ha abbracciato la croce, lo spagnolo, per tutto questo tempo, ha portato avanti lo svezzamento della monoposto anche quando quest’ultima non garantiva Ma quando in Canada durante una fase di gara Mark Temple gli ha chiesto di risparmiare benzina per evitare problemi previsti per lo stint successivo, lo spagnolo non c’ha visto più.

“Non voglio risparmiare benzina, non voglio! I problemi già ce li ho ora, guidando questa “cosa” che mi fa sembrare un principiante!”

Alonso, spiegandosi alle varie tv dopo la gara, è tornato sul tanto discusso dialogo con Temple spiegando che non era sua intenzione trasgredire l’ordine dato bensì di posticiparlo ad una fase di gara più consona (lo spagnolo in quel momento era coinvolto in diverse bagarre con dei suoi colleghi) ma di li a poco sarebbe sopraggiunto un altro ritiro per la McLaren-Honda nr.14.

Tale chiarimento, però, conta relativamente poco. La realtà dei fatti sta nel sempre crescente nervosismo dello spagnolo nei confronti della vettura – non tanto del team – che contrasta al momento in maniera netta le sue aspettative di vittoria mondiale. Il fatto di “sembrare un principiante” agli occhi degli altri è un chiaro sintomo del tormento interiore ma anche della forza mentale che lo spagnolo sta cercando di mettere in campo per risalire la china. I suoi cinque anni di Ferrari avrebbero dovuto secondo lui – e secondo molti addetti ai lavori – portargli molti più risultati sportivi di quanti ne abbia ottenuti, situazione che gli ha provocato una crescente frustrazione difficilmente annullabile nel breve termine.

Gli obiettivi dichiarati ad inizio stagione da Dennis ed Arai parlavano, sostanzialmente, di raggiungere il podio entro fine anno. Con questa obiettivo dichiarato e mai ridimensionato, è evidente che a Woking dovrebbero iniziare a breve una delle più imponenti e difficili scalate tecniche della storia della F1. Difficile credere che ciò possa accadere realmente.