F1 | Ferrari e Dallara: uniti per vincere nel 2017

Le voci delle scorse settimane sono state confermate qualche tempo fa dallo stesso Arrivabene: Ferrari e Dallara collaborano insieme (per la parte telaistica ed aerodinamica della monoposto 2017 di Maranello).

di Francesco Svelto |

dallara_bNon avevamo – volutamente – riportato la notizia delle voci che davano per frequenti i contatti tra Ferrari e Dallara nelle scorse settimane in quanto appariva decisamente inverosimile uno scenario del genere. I fatti, però, stanno diversamente e dicono che Ferrari e Dallara hanno intrapreso una collaborazione per lo sviluppo del telaio e dell’aerodinamica della monoposto di Maranello per il 2017.

Se leggiamo le parole di Maurizio Arrivabene – arrivate diversi giorni fa ma forse passate un po’ inosservate – sembrerebbe che manchi qualcosa. Il direttore della GeS di Maranello parla in questi termini :

I contatti con Dallara? Sì, ci sono stati. Collaboriamo su molti progetti. Stiamo pensando di rilanciare la motorvalley emiliana per poter rispondere alla sfida lanciata dalla motorvalley inglese, quella dell’Oxfordshire, dove in pochi chilometri ci sono le fabbriche di Mercedes, Red Bull, McLaren, Williams, Renault, Force India e Manor.

E’ fuori discussione, però, oltre che al rilancio della motorvalley, lo scopo principale della presa dei contatti e della collaborazione (confermata) tra due marchi riguarda l’ambito citato sopra.

dallara_aIl quotidiano La Repubblica riportò, diversi giorni fa, come Sergio Marchionne tra luglio ed agosto abbia ripetutamente viaggiato da Maranello verso Varano de Melegari – in provincia di Parma – per fissare i punti di intervento per il prossimo futuro.

Al di la di quelli che sono i problemi attuali della SF16-H (la parte motoristica, a parere di chi scrive, ha deficit non indifferenti), il massimo manager della Ferrari ha più volte individuato nel settore aerodinamico il tallone d’Achille della monoposto attuale. Le parole post Monza e il dito puntato in tal senso, riecheggiano ancora nella mente di tutti.

Sicuramente Marchionne ha le sue motivazioni per affermare ciò. Ad avvallare anche questa ipotesi c’è il problema principale della Ferrari degli ultimi anni: la mancanza di sviluppi a stagione in corso.

Questo deficit, probabilmente, deriva soprattutto dal mancato adeguamento della galleria del vento di Maranello (costruita nel lontano 1997) e che provoca ripetuti problemi – in pista – a ciò che viene prodotto in fabbrica. Si può facilmente immaginare come la quasi totale mancanza dei test in stagione abbia elevato la problematica ad un grado decisamente superiore.

Ecco che qui interverrebbe Dallara: il famoso costruttore di monoposto Indycar (oltre che di F3, Gp2, Gp3 ed altre ancora) metterebbe a disposizione la propria, famosissima, galleria del vento oltre che al know-how delle risorse umane per colmare le lacune numeriche (di cui lo stesso Mattia Binotto si è lamentato) del neonato team presieduto da Simone Resta e David Sanchez dopo l’addio di James Allison.

L’accordo potrebbe risultare di una importanza difficilmente quantificabile per la Ferrari e potrebbe rappresentare la chiave di volta per il ritorno al successo già dalla prossima stagione.

Seguiranno aggiornamenti. 

Francesco Svelto