F1 | “Serve un dittatore illuminato”- Andretti

Anche Mario Andretti crede che la F1 attuale sia troppo democratica.

9 gennaio 2016 – Mario Andretti, leggenda americana del motorsport si unisce al coro di chi sostiene che la F1 abbia un potere dispersivo. Il campione del mondo 1978 sostiene che la F1 avrebbe bisogno di un dittatore illuminato che riporti ordine nelle regole e soprattutto freni la presa di potere dei costruttori.

Lo statunitense, infatti, dichiara a GpUpdate.net:

“Avere tanti costruttori è un bene, ma quando prendono il sopravvento solo uno è contento. Serve un dittatore, per ragioni di organizzazione. Tutti hanno visto cos’è successo alla Formula CART, era troppo democratica. Era destinata a fallire. Nessuno vuole che succeda lo stesso alla F1. Serve una, massimo due persone che prendano le decisioni per sistemare i punti deboli, [cosa che] i costruttori non fanno, sono troppo impegnati nei loro interessi. Quando i loro interessi spariscono mollano tutto…”

Il braccio di ferro politico tra FIA/FOM e Costruttori è uno dei temi caldi di questo periodo, e la testimonianza del campione italo-americano si aggiunge a chi vuole ridimensionare il potere dei team.

Il punto di vista di Andretti è condivisibile: nel momento in cui i Costruttori hanno preso potere con lo Strategy Group, le cose sono peggiorate drasticamente. È stato perso di vista il bene dello sport, a favore degli interessi di chi investe centinaia di milioni in sviluppo. La componente business è ormai diventata preponderante, al punto che i partecipanti stendono le regole, cosa propria di un Parlamento più che di uno sport. Perciò sì, servirebbe una persona, massimo due, che facciano le regole e i partecipanti si adeguano – come accade ad esempio in MotoGp, e i risultati si vedono – ma i vari Ecclestone e Todt, al momento i papabili, riusciranno a prevalere? Potrebbero anche farcela nel breve termine, ma ormai Mr.E è anziano e un giorno lascerà questo mondo. A quel punto sembra probabile che i Costruttori prenderanno il sopravvento. Non si vedono altri dittatori all’orizzonte.