F1 | Sparisci: “le mosse di Rueda non hanno fatto contenti gli spagnoli in Ferrari”

F1 - A Pit Talk Daniele Sparisci ci parla della situazione interna in Ferrari. L'addio di Binotto è dovuto ad una serie di situazioni non favorevoli alla sua posizione, da tempo in bilico.

Binotto Ferrari

Ai microfoni di Pit Talk Daniele Sparisci del Corriere della Sera ci spiega quanto in Ferrari, spesso, non è tutt’oro quel che luccica. Spesso le dichiarazioni “di facciata” della scuderia nascondono dei dissidi interni tra personalità che dovrebbero collaborare, o, addirittura, della stessa nazionalità.

“In Ferrari, nella famosa corrente spagnola, ci sono incomprensioni forti tra di loro. Non è tutto lineare. Le mosse di Rueda non hanno fatto contenti molti della corrente spagnola. Assicuro che non è che c’è tutta questa unità nella fazione spagnola. Rueda si è difeso a spada tratta anche dai famosi spangoli.”

Evidente che la situazione in Ferrari non è rosea. Anche la sola esistenza di mini-fazioni (se così vogliamo chiamarle…) all’interno della Scuderia potrebbe creare dissidi o comunque discrepanze. Sparisci inoltre conferma che tra le fazioni stesse, ci sono incomprensioni e non tira chissà qual buon vento…

“Abbiamo davanti un pilota che aspira a battere Leclerc (Sainz), e un altro pilota, Leclerc, che si sente più forte di Sainz. Questo è normale in tutte le squadre. Quante volte abbiamo visto Alonso litigare con un team principal e poi ricomporsi? La frattura tra pilota e team principal è ricucibile! Se non è ricudibile si cambia, ma dove vai? La F1 non è il calcio.”

Binotto Ferrari
Leclerc, 2022.

Il rapporto all’interno di un team deve essere stabile. Sparisci sta facendo capire che la situazione in Ferrari non è assolutamente questa. Tra pilota è TP è normale scontrarsi e poi ristabilire una tregua, questo è più difficile che accada tra dirigenza e team principal.

“Il rapporto tra i vertici e il team principal è incrinato e ad un certo punto non è che si può andare avanti. Si cambia. Con un pilota il rapporto è ricomponibile, perchè lo sappiamo, i piloti sono opportunisti, lo sanno che devono avere una macchina buono. Leclerc al momento che mercato ha? Dove potrebbe andare? In Red Bull non c’è spazio, in Mercedes Hamilton vuole continuare, Russell non è uno facile da battere.”

Parlando di Binotto, ovviamente, era evidente che la situazione non fosse stabile. Anche i dissidi con Leclerc hanno influito sulla scelta di allontare l’ingegnere di Losanna da Maranello.

Sparisci si sofferma molto sulla difficoltà di un pilota ad accassarsi altrove. In questo caso si parla di Leclerc, che a conti fatti non avrebbe molte chance di lottare con una monoposto competitiva, lontano dalla Ferrari.

L’addio di Mattia Binotto è frutto di tante situazioni scomode, risultati insoddisfacenti ed errori in pista. Sicuramente di comune accordo con la dirigenza, ma con la consapevolezza che da tempo, l’aria che tirava all’interno della squadra non era delle migliori.