F1 | Turchia: nella lotta al titolo si avvantaggia Verstappen

In Turchia, considerata la prima di sette Finali consecutive, Max Verstappen conquista un secondo posto che lo rilancia in vetta al mondiale con un vantaggio di sei punti. Hamilton in difficoltà non è aiutato dal suo team nella strategia. Ferrari in testa qualche giro con Leclerc.

Il GP di Turchia era atteso e considerato fondamentale per la rincorsa al titolo iridato. Da qui alla fine sarà così per ogni GP. A questo punto i due contendenti al mondiale non possono più commettere nessun errore. Di questo passo domenica dopo domenica cambierà la classifica per non mutare nulla nella sostanza. Finchè un episodio non romperà questo equilibrio il campionato rimarrà apertissimo.

Il copione della gara di ieri è stato inverso a quello di 15 giorni fa. E’ stato Hamilton a partire dietro, a lui è toccato tentare una rimonta riuscita solo a metà. Max Verstappen, come diceva Niki Lauda, corre applicando la più vecchia delle regole per giocarsi il mondiale. Se non puoi vincere prova ad arrivare secondo. Così è stato a Sochi, così ieri ad Instanbul.

La gara è stata caratterizzata da una pioggia non intensa chenon ha mai permesso di montare la gomma slick. Ci ha provato Vettel, facendo capir a tutti che non era il caso. Più tardi il momento chiave della gara. Lo scambio di battute via radio tra Hamilton e il suo team. L’inglese avrebbe voluto rimanere in pista o rientrare per montare la gomma rossa. Il box ha deciso per lui di optare per un’altra intermedia.

Lewis così si è trovato in quinta posizione perdendo la possibilità di difendere la leadership del mondiale ma soprattutto perdendo 8 punti nel confronto con Max Verstappen. Prima di Instabul l’inglese era a +2 ora a -6 dal rivale. Chi ha ragione? Forse Mercedes. Come detto prima in questo meraviglioso campionato ad ogni gara tutto cambia per non cambiare nulla.

turchia leclerc 4°

La contesa rimane aperta ed entrambi hanno le stesse probabilità di vincere il titolo. I quest’ottica Mercedes ha preferito una soluzione prudente. Richiamare Lewis per montare l’intermedia e difendere i punti. Rischiare uno zero per tentare un’impresa avrebbe avuto ripercussioni disastrose sulla classifica.

Tra i due quest’anno abbiamo visto di tutto. Dal feroce corpo a corpo al confronto a distanza. Ieri la strategia ha avuto un ruolo fondamentale. Perfetto il tempismo di Red Bull per la sosta di Verstappen, perfetta la macchina delle alleanze. Tsunoda, Gasly e Perez  hanno venduto cara la pelle ad Hamilton di fendendo la causa di Honda e di Verstappen.

E’ quasi passata in secondo piano la vittoria di Bottas, autorevole e preziosa per Hamilton.

Qualche giro in testa per la Ferrari di Leclerc. Grande entusiasmo ma piedi per terra. La gara ha visto saltare i tempismi delle soste, si è tirato con l’intermedia oltre l’impossibile (chiedete a Ocon che non si è mai fermato) e la rossa per qualche giro ha fatto sognare. La realtà però è ancora altro e vale un ed un ottavo posto. Poco se sei la Ferrari.