F1 | Honda, power unit 2022 per battere la Mercedes

La Honda anticiperà in questa stagione la power-unit che inizialmente era prevista per il 2022. L’obiettivo della casa giapponese è quello di  vincere nel suo ultimo anno in F1. Dunque Red Bull ed AlphaTauri avranno a disposizione cavalli extra già dal primo GP. Basterà alla Red Bull per lottare ad armi pari contro la Mercedes?

La Honda fornirà le proprie power-unit in F1 per l’ultima stagione a Red Bull ed AlphaTauri. La casa giapponese dopo aver annunciato l’addio alla massima serie al termine del 2021, ha deciso di giocare tutte le carte a disposizione per lasciare la F1 da vincente. In pratica la power-unit prevista per il 2022, verrà anticipata questa stagione.

Dunque Red Bull ed AlphaTauri potranno contare su un surplus extra di potenza dal motore giapponese, in modo tale da essere ancor più competitive in pista.

La decisione di anticipare di un anno la specifica 2022 (o gran parte del progetto ’22) del motore Honda, è stata presa dai vertici della casa giapponese subito dopo aver annunciato lo scorso ottobre il ritiro dalla F1 a fine 2021.

Una scelta coraggiosa da parte della Honda, considerando i diversi punti interrogativi sull’efficenza del motore. In poco tempo i tecnici della Honda sono riusciti a sviluppare ulteriormente il loro motore.

Tuttavia resta il dubbio sul fronte dell’affidabilità. Qualora la power unit Honda dovesse disporre degli stessi CV di Mercedes, sarà l’affidabilità a fare la differenza. In queste ultime stagioni la Honda ha raggiunto un buon livello di affidabilità, ma con 23 GP in calendario (se confermati) sarà ancor più fondamentale avere un motore estremamente affidabile. Una cosa è certa: i giapponesi non lasceranno la F1 senza averci provato sino in fondo.

A prescindere da come finirà il mondiale, bisogna comunque riconoscere il merito ai tecnici giapponesi per il gran lavoro svolto dal 2018 al 2020.

Da quando la Honda ha lasciato la McLaren a fine 2017, la casa di Tokyo ha iniziato un percorso di risalita notevole, prima fornendo la Toro Rosso (ora AlphaTauri) dal 2018, poi Red Bull dal 2019. La crescita del motore nipponico è proseguito nel 2020, arrivando ad essere la seconda forza in campo dietro Mercedes. Ma davanti a Renault e Ferrari.

Inoltre la Honda continuerà a sviluppare il motore anche nel corso del 2021, in modo tale da avere una specifica ulteriormente aggiornata per il 2022. Una buona notizia sia per Red Bull che per AlphaTauri. Ricordiamo che dalla prossima stagione sino al 2024, le power-unit non potranno più essere sviluppate in F1.

Comunque in conclusione una cosa è certa, la Red Bull quest’anno non avrà più nessuna scusa. L’obiettivo del binomio Red Bull-Honda dev’essere quello di battere la corazzata Mercedes.

La scuderia di Milton Keynes ha tutte le carte in regola per vincere. Piloti, telaio, motore. Saranno i dettagli a fare poi la differenza. Quest’anno tutti si aspettano una lotta ad armi pari tra Mercedes e Red Bull. La potenza extra di Honda basterà al team anglo-austriaco per vincere il mondiale di F1? Sarà la pista a deciderlo.

Alberto Murador