F1 | Stirano: “Ferrari manca di direzione tecnica!”

Giorgio Stirano, ingegnere storico della F1, esprime ai microfoni di Pit Talk n.231 il suo punto di vista sui problemi che affliggono in particolare la direzione tecnica della Ferrari in questo travagliato campionato mondiale 2020. Ed è un punto di vista particolarmente condiviso…

 

| a cura di Paolo Senni

Nella puntata 231 di PitTalk è intervenuto l’Ing. Giorgio Stirano uno dei tecnici più rappresentativi della storia della F1 oltre che dell’intero motorsport.

L’Ing Stirano, durante l’intervista, ha espresso il proprio punto di vista rispetto al progetto SF1000 ed ai deludenti risultati ottenuti nei primi quattro gran premi della stagione di F1 2020.

Stirano, alla domanda posta da Antonio Granato su quali siano le carenze della stagione Ferrari 2020 – e della SF1000 in particolare – ha dato il suo effettivo punto di vista:

Sinceramente non sono in grado di darvi una risposta: non capisco perché la situazione è così carente, quindi non capendo perché la situazione è così carente anche i rimedi sono difficili da individuare almeno stando al di fuori. Evidentemente perché non abbiamo tutto lo scenario e quindi non si capisce di che malattia soffra, non tanto la vettura, ma quanto proprio tutto il sistema. Ci siamo trovati di colpo diciamo in una specie di pandemia, sui temi che servono a sviluppare una vettura, quindi qualsiasi cosa si vada a toccare qualche problema c’è. Sembra sia un problema di sistema, di metodo.”

Rispondendo alla domanda sull’effettivo valore della vettura del Cavallino vista a Silverstone, oltre che su quali siano i veri problemi della SF1000 , l’Ing. Stirano ha anche osservato:

Mi sembra che la vettura pecchi un po’ dappertutto, sicuramente sul motore perché facendo due calcoli proprio approssimativi – io li ho fatti più o meno quando c’è stata l’avvisaglia in Austria, vedendo le velocità che venivano registrate – lì mancano 50- 60 cavalli se non di più. Quindi c’è un problema di fondo che non è banale da un punto di vista di potenza massima della vettura. Poi sono dati che uno cerca di estrapolare… ma insomma, quelli sono”

“Per l’aerodinamica, hanno avuto problemi di stabilità non banali. Ho sentito dire ma lì poi siamo nella metafisica, e anche qualche problema di rigidezza pare ci fosse sul cambio. Quindi se non c’è niente che funziona, non riesco a capire come la Ferrari sia precipitata in un problema di gestione tecnica a questo punto, perché voglio dire la Ferrari non manca di mezzi, non manca di persone, allora manca di direzione tecnica. Ad ogni problema esiste una soluzione, bisogna poi vedere la qualità di quella soluzione… E quando hai capito dov’è il problema, il cronometro cambia subito colore.”

Antonio Granato, in questo senso, ha anche sollecitato il parere dell’Ing. Stirano su quale fosse, secondo la sua interpretazione, la possibile attribuzione delle responsabilità della debacle Ferrari da addossare in via primaria al Team-Principal Mattia Binotto, domanda alla quale il tecnico ha risposto:

“Ma guardi, quando io parlo di F1 dico sempre che la Formula 1 non è diversa da una qualsiasi impresa. Qualsiasi impresa ha delle necessita di tipo tecnico-commerciali e chi è messo lì a comandare è uno che deve rispondere sia della parte tecnica che di quella commerciale. Quindi la F1 ha bisogno di un certo tipo di struttura e se la struttura non funziona chi comanda è quello che ha un problema anche perché ho sentito dire che hanno cambiato i “biglietti da visita” (n.d.r. : i ruoli) ma le persone sono rimaste quelle… Non è un cambiamento quello lì!!”

Per chiarire quale sia il pensiero di un “addetto ai lavori”, è particolarmente significativa la battuta finale che l’Ing. Stirano rivolge al tema dell’errata progettazione della SF1000 e della attuale direzione tecnica della Scuderia, lasciando intuire quale sia l’orientamento che la Ferrari dovrebbe intraprendere in futuro:

“Se uno perde la direzione, poi è difficile riprenderla. In Ferrari c’è un problema di democrazia, se tutto diventa una specie di convegno… (n.d.r.: le cose si fanno difficili!). Io sono per la dittatura in F1, uno solo che comanda, punto.”

È un pensiero che trova perfettamente d’accordo molti appassionati del motorsport e in particolare della F1, che trova una conferma nei successi che altre scuderie (è il caso – neanche a dirlo – di Mercedes con Toto Wolff) stanno raggiungendo.

Forse è proprio questa la soluzione: un uomo solo al comando! Si, ma nel caso della Ferrari, visti i risultati attuali, che sia quello giusto…