F1 | Binotto: “I punti deboli della SF90 restano”

La gara in Canada ha mostrato una SF90 più veloce della Mercedes, ma il team principal della Ferrari, giustamente, non considera la gara una svolta per la stagione.

Ci si aspettava una Ferrari competitiva al Gilles Villeneuve, e così è stato. Il tracciato canadese mette alla prova il motore, il drag e le ruote posteriori, tutte zone dove Ferrari è alla pari se non davanti a Mercedes. Domenica Vettel è stato in testa per tutta la gara, penalità a parte, e ciò dimostra che la monoposto in piste di questo tipo è molto competitiva. Nelle piste più complete come Barcellona o Shanghai invece non c’è stata storia. La W10 si è dimostrata molto più precisa all’anteriore e con più stabilità nelle curve lente.

Mattia Binotto lo sa molto bene e, nonostante l’ottima performance in Canada, vola basso:

“È molto difficile giudicare e prevedere la prestazione, però è un circuito sul quale conta la potenza ed è impegnativo sulle gomme posteriori, diverso quindi da Barcellona che impegna l’anteriore. È più simile al Bahrain. Sapevamo che saremmo stati più vicini a Mercedes, andando in Canada. La prestazione al venerdì, in rapporto a loro, è stata difficile finché non è migliorata la pista, con più aderenza. La macchina era esattamente la stessa che avevamo in Spagna, da allora non abbiamo introdotto aggiornamenti, quindi diciamo che i punti deboli sono ancora presenti sulla macchina”

La Rossa è carente di carico aerodinamico e ha molto sottosterzo, due elementi fondamentali in una monoposto vincente. Il pacchetto correttivo è in fase di sviluppo e deliberazione, e saranno necessari diversi gran premi per capire se Ferrari potrà disturbare Mercedes o meno. Dalla prossima gara in Francia incominceranno ad arrivare i primi sviluppi sulla SF90, a partire dalla nuova ala anteriore. Dopodiché sarà il turno del fondo e dei badgeboard. Le prossime piste vedranno indubbiamente Mercedes davanti dato il vantaggio che hanno in questo momento le frecce d’argento, soprattutto all’Hungaroring e a Silverstone. La F1 ha bisogno di vere lotte in pista, possibilmente senza interferenze dall’esterno.