F1 | Red Bull ti toglie le ali

LONDON, ENGLAND - FEBRUARY 17: The RB11 featuring the 2016 livery is unveiled during the launch event for PUMA and Red Bull Racing's 2016 Livery and Teamwear at Old Truman Brewery on February 17, 2016 in London, England. (Photo by Clive Mason/Getty Images)

Red Bull, nella decisione di promuovere Max Verstappen al posto di Daniil Kvyat già dal prossimo Gp di Spagna, conferma la politica all’interno della scuderia anglo-austriaca: al primo errore sei fuori. Quali saranno le ripercussioni tra i quattro piloti della famiglia Red Bull?

La decisione della Red Bull di promuovere Verstappen nel team maggiore al posto di Kvyat, con il russo che torna in quel di Faenza al posto dell’olandese, rischia di avere ripercussioni su tutti e quattro i piloti della famiglia Red Bull. Senza dubbio la scuola Red Bull in tutti questi anni ha lanciato molti piloti nel panorama mondiale del motorsport, però dall’altro ne ha bruciati molti di talenti poco più che ventenni.

Prendiamo i casi di Jaime Alguersuari, Sebastien Buemi o Jean Eric Vergne, ognuno di questi tre piloti per un motivo o per l’altro, è stato ingiustamente “fatto fuori” non solo dall’orbita Red Bull, ma letteralmente fuori dal mondo della F1. Il pilota spagnolo è stato licenziato da parte di Helmut Marko nel 2011, quando aveva solamente ventuno anni, mentre Buemi anch’egli “parcheggiato” come pilota di riserva nel team di Milton Keynes a fine 2011, mentre Vergne venne appiedato a fine 2014 per lasciar posto al rookie Carlos Sainz Jr alla Toro Rosso.

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Ma tornando alla questione Daniil Kvyat, indiscrezioni provenienti dal paddock parlano di una decisione già presa da parte di Helmut Marko prima del weekend di Sochi. Ecco il perchè di tale nervosismo mostrato in Cina ed in Russia da Kvyat, nonostante un podio conquistato a Shanghai nella penultima gara.