Mosley: “Dubito che Ecclestone abbia pensato a ritirarsi”

Vi proponiamo l’intervista realizzata da Emiliano Savini a Max Mosley, ecco quello che si sono detti:

di Emiliano Savini  

Twitter: @EmilianoSavini 

Si considera ormai fuori dal giro, ma l’ex Presidente della FIA Max Mosley rimane sempre un’autorità nel Circus della Formula 1, dal momento che quella carica l’ha ricoperta per 16 lunghi anni, prima di lasciare il timone a Jean Todt nel 2009.

Ho avuto nuovamente il piacere di intervistarlo per l’agenzia Omnisport  ma la prima volta che l’ho incontrato si è persino scusato per il maltempo in vero stile British. Max Mosley è un vero gentleman d’altri tempi.

rosberg_brasile_3Max, parliamo un po’ dell’ultimo GP di Russia. Abbiamo visto una McLaren che cresce e un duello Rosberg-Hamilton sempre più a favore del tedesco. 

E’ una buona notizia vedere la McLaren mostrare segni di miglioramento e sarà interessante seguire il duello tra Rosberg e Hamilton. Nico ora è più sicuro di sé, ma Hamilton è sempre veloce quando la sua vettura non gli dà problemi.

Il GP a Sochi ha avuto delle conseguenze, soprattutto per Kvyat, beniamino di casa, sostituito da Verstappen e retrocesso in Toro Rosso dopo il tamponamento al primo giro che ha terminato la gara di Vettel.

Quella di Verstappen credo sia una promozione meritata. Ha mostrato un grande talento; un po’ mi dispiace per Kvyat, correva di fronte al suo pubblico, era il suo Gp e immagino sentisse addosso eccessive aspettative. Alcuni di noi hanno fatto cose del genere senza tutta questa pressione. Ha perso la lucidità, ma questo può succedere in gara.

pu_mercedes_1Passiamo alle note dolenti. Cosa ne pensi dell’accordo raggiunto sulla fornitura dei motori? Lo consideri un vero passo in avanti per le piccole squadre? Si tratta di una riduzione nel 2017 di 1 milione e di 3 milioni nel 2018.

È ancora tutto molto costoso. Il concetto originale di high-tech era quello giusto (un concetto iniziato quando incontrai nel 2006 il Professor Goeschel che allora era in BMW). Ha del tutto senso limitare la potenza tramite la disponibilità di carburante, piuttosto che con la riduzione del volume del motore. In ogni caso sono le case costruttrici che devono farsi carico dei costi di ricerca. L’efficienza in termini di carburante è un fattore cruciale per loro e i costi non dovrebbero ricadere sui team di F1. Le principali case costruttrici devono avere la possibilità di dimostrare tutta la loro tecnologia in F1 ma a due condizioni. La prima è che forniscano i motori a bassi costi, diciamo 1 milione di euro stagionali per vettura o anche a meno. La seconda è che diano le stesse power unit a tutti. I costi di ricerca sono rilevanti per le macchine stradali e non hanno nulla a che vedere con la F1. I costi di fornitura dovrebbero essere bassi perché questi motori possono essere fatti per durare una intera stagione.”

Come giudichi gli attuali regolamenti?

Credo che manchino di una visione strategica. La F1 deve dimostrare responsabilità sociale se vuole mantenere i principali sponsor. Le due condizioni di cui parlavo avrebbero creato questa situazione se non fosse stato per gli alti costi. Potevamo anche finire con un solo fornitore più la Ferrari, ma non sarebbe stato un problema visto che la F1 moderna è il frutto del Cosworth DFV e del motore Ferrari, che una volta era l’unica alternativa.

Max, hai sempre sostenuto l’idea di avere due diversi regimi motoristici in base ai budget delle squadre, ma alla fine questi costosi motori ad alta tecnologia sembrano l’unica strada percorribile. Come te lo spieghi? 

Credo che i team con un budget ridotto, una volta che questo venga attentamente appurato dalla FIA, debbano avere più liberta tecnica, per esempio dal punto di vista dell’aerodinamica. Questo creerebbe più competizione e permetterebbe ai team piccoli di avere il miglior pilota, non necessariamente il più ricco. Se i costruttori attuali si rifiutano di fornire motori ad alta tecnologia a costi ridotti, i team più piccoli potrebbero utilizzare motori a bassa tecnologia ma ugualmente potenti.

autodromo-monzaA proposito di alti costi, parliamo di Monza. Che idea ti sei fatto? La F1 può permettersi di perdere un circuito storico del genere? Bernie di recente ha detto che con gli italiani si deciderà tutto il giovedì prima della gara. Inoltre anche Silverstone è a rischio… 

Sarebbe un disastro perdere Monza per la F1. Non so quali siano i problemi ma mi sorprenderebbe molto se non si trovasse una soluzione. Personalmente non amo i circuiti attuali che sembrano tutti uguali. Inoltre la tradizione è importante in ogni sport, soprattutto in F1.

Max, per concludere, si parla sempre più spesso su come sarebbe il futuro della F1 senza Bernie. Hai pensato a un possibile successore?

Dal suo punto di vista questa sarebbe una domanda irrilevante; dubito che abbia pensato di ritirarsi. Ma in caso lo facesse ci sarebbe una bella sorpresa…

Emiliano Savini

@EmilianoSavini