Honda sarebbe intenzionata ad ampliare i propri orizzonti in F1 equipaggiando con le proprie Power Unit la Scuderia Toro Rosso. L’eventuale accordo avrebbe effetti a partire dal 2017.
La notizia rimbalza dalla Finlandia, precisamente dal quotidiano Turun Sanomat. Secondo le indiscrezioni sarebbe il capo della Toro Rosso, Franz Tost in persona, a spingere con i giapponesi per raggiungere un accordo di fornitura che coprirebbe il triennio 2017-2020. Segnali di apertura in questa direzione sarebbero arrivati anche dal nuovo capo di Honda F1, Yusuke Hasegawa:
Abbiamo già promesso alla FIA che avremmo avuto il potenziale per equipaggiare un secondo o un terzo team, pertanto stiamo lavorando in questa direzione.
Un accordo che farebbe comodo quindi non solo ad Honda e Toro Rosso, ma anche alla FIA, rappresentata da Bernie Ecclestone, il qualche avrebbe affermato che il fatto che se i giapponesi fornissero l’esclusiva a McLaren sarebbe un limite più che un pregio per il motorista giapponese.
D’altro canto però bisogna tener presente la posizione ferma di McLaren ed in particolare di Ron Dennis. Quando Honda è tornata in F1 due anni fa l’idea era quella di stringere un connubio solo ed unicamente con McLaren, al fine di ricreare quel binomio vincente che ha fatto la storia della F1 a cavallo fra gli anni ’80 e ’90. L’esordio di Honda in questa nuova era della F1 però è stato tutt’altro che positivo, ma nonostante ciò Ron Dennis sarebbe contrario al fatto che Honda equipaggi con le proprie Power Unit altri team al di fuori di quello di Woking. Si parla anche dell’esistenza, a questa proposito, di una clausola nel contratto che obblighi il motorista giapponese ad offrire l’esclusiva dei propri propulsori a McLaren.
Quello di una Toro Rosso-Honda a partire dal 2017 sarebbe uno scenario interessante, con potenziali conseguenze anche nei confronti del mercato piloti. Tuttavia, prima ancora di progettare il futuro, la volontà del presente di Honda è quella di sviluppare una Power Unit in grado, se non di insidiare i piani alti della classifica, perlomeno di permettere alla McLaren di terminare stabilmente in zona punti.
