Guida alle strategie del GP di Canada

Dopo le appassionanti qualifiche bagnate di ieri, manca ormai pochissimo all’inizio della gara. Le previsioni non portano pioggia sul tracciato, ciò indica che la gara dovrebbe svolgersi sull’asciutto. Vediamo le strategie, del GP del Canada, che i vari piloti potrebbero adottare, in particolare coloro che sono chiamati alla rimonta quali Leclerc e Tsunoda.

Le qualifiche trascorse hanno svelato volti nuovi e vecchie conoscenze che tornano a partire nella top ten. Tra tutti eccezionale il ritorno di Fernando Alonso in prima fila. Per la prima volta anche Mick Schumacher si aggiudica un’ottima posizione di partenza, la sesta. Chiamati a rimontare, causa penalità, Charles Leclerc e Yuki Tsunoda.

Le previsioni meteo prevedono che non ci sia pioggia durante la gara. La corsa, salvo sorprese, sarà sull’asciutto. La pit lane del tracciato di Montreal è molto corta, il tempo stimato al passaggio è di circa 18/19 secondi. Con Safety Car o Virtual, il tempo è dimezzato sui 10/11 secondi. Le temperature della pista non sono ottimali. A causa della pioggia di ieri, l’asfalto ha condizioni nettamente più basse rispetto alle sessioni libere che si sono svolte sull’asciutto. Tutto ciò causa una difficoltà maggiore nel mettere in temperatura le gomme. Alta la possibilità di formazione del graining. Da tenere in conto anche le folate di vento che potrebbero raggiugnere i 50 km/h.

Le strategie dunque consigliate da Pirelli per il GP del Canada sono 4. Le gomme portate qui a Montreal sono le mescole più morbide: C3,C4,C5. Gli pneumatici rimasti per i piloti sono molte, visto che le qualifiche sono state sul bagnato, e questo consentirà ai piloti di poter diversificare notevolmente la strategia. La maggior parte dei piloti, infatti, possiede almeno 3 gomme soft, 1 media e 2 hard, tutte nuove.

La prima strategia prevede una sola sosta, in cui si cambiano intorno al giro 22 e 28, a seconda delle condizione della mescola del pilota, una gomma media e una dura. Seconda strategia che prevede il cambio tra la soft e la hard, permettendo al pilota di avere un primo stint più breve con una partenza migliore. L’ultima strategia, la più lenta, si compone di due soste in cui il pilota parte con gomma media, per poi montare prima una gomma dura e poi una soft.

Queste strategie suggerite da Pirelli ovviamente sono indicative, starà ai vari team usare la migliore strategia possibile per ottenere il miglior risultato.