F1 | Domenicali spinge per il rientro della Germania nel calendario

Domenicali considera la Germania un mercato molto importante per la F1. Quest’anno la corsa teutonica difficilmente sarà nel calendario. Tuttavia eventuali nuove cancellazioni di gare extra europee potrebbe aprire la porta alla Germania già quest’anno. L’obiettivo da parte di Liberty è quello di avere 23 GP. 

Domenicali spinge per riavere la Germania nel calendario di F1. Il CEO di Liberty Media ha affermato ai microfoni di F1-Insider.com che la Germania è un mercato importante per la F1. Quest’anno la corsa teutonica non sarà in calendario come sottolineato da Domenicali. Ma al tempo stesso l’imolese ha dichiarato di aver avuto dei colloqui con i responsabili di Hockenheim e del Nurburgring. Due tracciati che puntano a ospitare nuovamente la F1.

Domenicali sembra essere fiducioso sul ritorno in calendario del GP di Germania, ma in previsione 2022. Tuttavia con l’evolversi della situazione pandemica legata al covid, non è da escludere totalmente un rientro all’ultimo minuto della corsa tedesca già quest’anno.

Magari il circuito del Nurburgring potrebbe inserirsi all’ultimo nel calendario, un po’ come successo nel 2020. Il tracciato di Hockenheim invece sembra essere meno pronto rispetto al Nurburgring.

Il calendario da qui alle prossime settimane rischia di subire altre modifiche, con l’incertezza nel regolare svolgimento di alcuni GP extra europei. Primo su tutti il GP del Brasile, ma anche il GP del Giappone rischia di saltare. Dunque in tal caso si libererebbero due posti nel calendario di F1,  ed è proprio in questo caso che le corse nel Vecchio Continente potrebbero ospitare altri GP quest’anno.

Oltre al GP di Germania, ci potrebbe essere la possibilità di rivedere le monoposto di F1 sfrecciare sui saliscendi del Mugello. Cosa ne confermata, ma ne tanto meno smentita da Domenicali. Dunque tutte le porte sembrano essere aperte al momento. Poi altra voce che circola, è quella di avere la rotazione di alcuni circuiti nel calendario di anno in anno, in modo tale da diversificare il mondiale di F1. Magari già dal 2022? Onestamente questa è una soluzione non ideale per la F1.

 

Se Liberty vuole rendere il prodotto F1 ancor più conosciuto a livello globale, è giusto pianificare GP in nuovi Paesi, però senza perdere la tradizione dei GP storici. Ovvero quei circuiti che ancora oggi riescono a trasmettere emozioni uniche ed indescrivibili sia ai piloti che ai tifosi.

Domenicali avrà il compito (per nulla facile) di stilare la bozza dei calendari di F1 non solo in previsione 2022, ma soprattutto in ottica futura. Nuovi mercati spingono per ospitare il circus, anche se il più delle volte i risultati che si ottengono non sono quelli sperati.

Prendiamo l’esempio di India e della Corea del Sud: tappe durate qualche stagione, per poi essere escluse (e dimenticate da tutti). L’Arabia Saudita farà il suo esordio quest’anno: durerà poco anche la corsa dove i “petroldollari” contano molto di più rispetto ai diritti umani? Lo scopriremo a breve…

Alberto Murador