Terruzzi prende le difese di Binotto ai microfoni di Pit-Talk. Il giornalista del Corriere ha trattato diversi temi. Tra gli argomenti trattati la gestione Binotto a Maranello, la scarsa competitività della SF1000, e la power-unit di Maranello penalizzata dalla normativa FIA dell’anno scorso.
La Ferrari nel corso di questa stagione ha toccato forse più volte il fondo nel corso della sua storia in F1. Domenica scorsa dopo tanto tempo, si è rivista la rossa nelle parti alte della classifica. Entrambe le vetture a punti, con Leclerc quarto e Vettel decimo, anche se la Ferrari non si può di certo ritenere soddisfatta per qualche piazzamento a punti.
Il progetto sbagliato della SF1000 ha penalizzato molto il 2020 del team di Maranello, e con le poche modifiche a disposizione durante l’anno risulta molto difficile risalire la china. Sull’argomento Ferrari è intervenuto Giorgio Terruzzi ai microfoni di Pit-Talk. Il giornalista milanese parlando del team di Maranello, non da la colpa a Binotto per le scarse prestazioni della rossa. Anzi, Terruzzi ha preso le difese di Binotto.
Il giornalista del Corriere sottolinea il fatto che purtroppo con l’attuale regolamento è difficile risolvere le carenze della vettura. Sentite cos’ha risposto Terruzzi alla domanda di Antonio Granato se Binotto va sostituito:
“La ristrutturazione interna è già stata fatta. In Ferrari hanno detto già da inizio anno che questa macchina è stata progettata sulla base di un motore con circa 70CV in più. E con un motore che ha meno cavalli, e con questi regolamenti la macchina non funziona. Non puoi cambiarla più di tanto. Se al posto di Binotto mettiamo Gesu’ di Nazareth questa macchina guadagna due secondi al giro? A me fa ridere questa cosa.”
Binotto ad ogni modo delle responsabilità le ha eccome, come sottolineato da Granato, poiché è lui che sceglie gli uomini che vanno poi a formare il reparto corse di F1 della rossa. Ma Terruzzi sottolinea il fatto che il gruppo di Binotto nel 2018 è riuscito a progettare una monoposto da mondiale.
“E’ un gruppo che è li da molti anni. Lo stesso gruppo che ha fatto la macchina del 2018 che poteva vincere il mondiale. Non è che la gente diventa scema dall’oggi al domani. Staranno prendendo delle nuove persone. Binotto non è più direttore tecnico da tempo.”
In vista del 2022 con l’entrata in vigore del nuovo regolamento tecnico, in casa Ferrari ci sarà qualche cambiamento importante al vertice? Magari promuovere per esempio Antonello Coletta (responsabile programma GT di Maranello) come ha detto Granato.
Potrebbe essere una soluzione interna da considerare, magari andando a ricostruire la squadra per realizzare una monoposto competitiva per il 2022. Terruzzi esclude a priori questa soluzione.
In questi anni non solo la Ferrari non è riuscita a battere la Mercedes in pista. Non a caso Terruzzi ha poi sottolineato che in questi ultimi anni pure la Red Bull ha sempre perso, nonostante abbia in casa il genio della F1 che risponde al nome di Adrian Newey.
“Scusate allora la Red Bull cosa fa? Hanno lì Adrian Newey e stanno perdendo da sette anni. Cosa facciamo? Lo mandiamo via?”
Anche scuderie come McLaren o Renault hanno apportato diversi cambiamenti nell’organico del team, e qualche miglioramento c’è stato. Tuttavia Terruzzi non la pensa così, affermando che secondo lui la McLaren non è progredita dall’inizio della stagione. Non sempre cambiare le figure chiave all’interno di un team è la soluzione ideale.
Poi si è tornati a parlare delle responsabilità in casa Ferrari, di quello che è accaduto lo scorso anno, e quanto sta accadendo in questa stagione. Qualcuno dovrebbe pur assumersi le responsabilità, se la Ferrari si ritrova in questa situazione, è chiaro che sono state fatte delle scelte sbagliate.
“Ma tutti si sono assunti la responsabilità! Cioè, Binotto sembra un capo espiatorio!”
Terruzzi continua a difendere l’operato del team-principal della rossa, mentre il nostro Antonio rincara la dose nei confronti di Binotto. Per carità non si può dare esclusivamente la colpa al tecnico reggiano se la Ferrari è in questa situazione, ma di solito chi è il team-principal nella scuderia non prende le decisioni chiave all’interno di una squadra?
Poi si è parlato proprio di un articolo scritto tempo fa da Terruzzi sulle pagine del Corriere, riguardo la presunta spy-story legata alla questione motori della Ferrari. Con alcuni delegati della FIA che avrebbero trapelato i segreti del “motorone” Ferrari a terzi. Dell’argomento poi non se n’è più parlato. A tale proposito, sentite cos’ha detto Terruzzi:
“Mi piacerebbe saperlo perché non se n’è più parlato. Abbiamo una quantità di persone che fanno questo mestiere, non capisco cosa facciamo. Per quale motivo non si parla del fatto che la Ducati è un disastro ferroviario quest’anno. Per quale motivo è passato in cavalleria uno scandalo così rilevante come quello della Racing Point. Nessuno dice niente! Una squadra viene beccata e punita, e poi va avanti a correre essendo una macchina copiata.”
Purtroppo in F1 lo sport è passato quasi in secondo piano in questi anni. A fare la differenza con Liberty e con la FIA è più il potere politico che una scuderia riesce ad avere. Ad ogni modo è uno scandalo come la Racing Point l’abbia passata liscia. Si è creato un precedente in ottica futura. E questo non va bene per la F1, già alle prese con una situazione tutt’altro che rosea!
Alberto Murador