F1 | Russia: Sochi nella leggenda

Alla vigilia del GP di Russia, dove Hamilton dovrebbe riuscire a raggiungere Schumacher nell’olimpo dei grandi della F1, vogliamo rivisitare la gara del 2015 dove oltre alla vittoria del solito Lewis, in quel frangente Ferrari e Williams sembrarono riportare l’orologio del nostro sport indietro di molti anni.

 

| a cura di Federico Sandoli 


In quel week end del 2015 la vera notizia spacca-paddock, è la trattativa tra Ferrari e Red Bull per l’utilizzo della power-unit italiana per il 2016. Trattativa in stallo per la versione del motore. Ferrari vuole cedere quella dell’anno precedente mentre Red Bull vuole quella aggiornata. Il braccio di ferro tra le due squadre è solo iniziato.


Durante le prove oltre alle solite Mercedes, la Williams sembra in grado di impensierire il dominio stellato. Infatti, fino all’ultimo, Bottas prova ad impensierire la leadership tedesca, piazzandosi a ridosso di Rosberg e Hamilton.


Le prove ufficiali in Russia vengono animate da Williams e Ferrari, le uniche a viaggiare sui tempi Mercedes.

Lo stesso Vettel, neo idolo Ferrari, sembra meravigliarsi della velocità della sua macchina e, pubblicamente, fa capire di essere pronto a cogliere un successo insperato in terra di Russia.


Allo scattare del semaforo Rosberg mantiene il comando difendendosi dall’attacco di Hamilton e Bottas. Dietro appare la sagoma di Kimi Raikkonen, partito bene, che si mette in scia al connazionale della Williams e lo passa conquistando il terzo posto.

 

Vettel, sornione, sembra aspettare il momento propizio per sferrare il suo attacco. Raikkonen invece, risulta essere particolarmente a proprio agio su un circuito insipido reso eccitante dalla sua prestazione.
Dopo l’ennesima safety-car, l’alfiere della Williams supera Kimi e, visto l’andamento ad elastico del leader Rosberg, sembra volerci provare per aggiudicarsi addirittura il bottino pieno. 

 


Ma l’andamento ad elastico di Rosberg è solo la spia di un problema all’acceleratore che lo lascia a bordo pista di li a poco.


Non c’è tempo di annoiarsi. Vettel sorprende Kimi e si mette a caccia dell’unica Mercedes in pista.

Kimi,  mai domo dal canto suo, ingaggia un duello rusticano con Bottas ma un errore in frenata lo porta ad arrivare lungo, perdendo diverse pozioni.

 

Animato dalla febbre Villeneuve, il finlandese della Ferrari torna in pista, passa Perez e ritorno sotto a Bottas. Un eccessiva resistenza del pilota Williams porta entrambi a toccarsi e a uscire di pista.

 

Con la macchina danneggiata, il finlandese della Ferrari riesce a concludere quinto anche se penalizzato per una condotta di gara “troppo da pilota di F1”.


Hamilton vince in Russia. Vettel secondo sembra promettere ai propri tifosi che dal 2016 la dittatura tedesca finirà e sarà lui a raccogliere il testimone lasciato dalla Mercedes.

Non andrà proprio cosi.