F1 | Il pozzo di petrolio si prosciuga per Maldonado?

07 Novembre 2014 – Nonostante abbia un contratto anche per il 2015 con la Lotus, secondo Speedweek,  la permanenza di Pastor Maldonado, puo essere considerata a rischio.

La crisi economica in F1 sembra fare sempre più vittime, da quanto riportato dal sito tedesco Speedweek, l’attuale driver Lotus Pastor Maldonado, nonostante la riconferma per il 2015 dal team di Enstone, il pilota venezuelano corre il rischio di non essere più supportato dal suo storico sponsor PDVSA, per via della crisi economica che sta colpendo il Venezuela.

PDVSA

Per la prima volta nella storia, lo Stato del Venezuela, è stato costretto ad importare il greggio in questo 2014, e tutto ciò, ha influito negativamente sulle casse della compagnia petrolifera di bandiera (PDVSA ndr), azienda che ha sempre supportato Maldonado. Quest’anno la PDVSA, ha versato ben 25 milioni di dollari nelle casse della Lotus, soldi che per una piccola scuderia come è quella di enstone, fanno certamente comodo, sopratutto visti i diversi problemi economici.

Se lo Stato sudamericano decidesse di non finanziare più il pilota venezuelano, è chiaro che il suo posto in Lotus, sarebbe a rischio per il 2015, senza nulla togliere alle capacità di guida di Maldonado, è palese che al giorno d’oggi conta più la valigia che il talento. Maldonado, è ben noto tra i suoi colleghi per l’ aggressività mostrata in pista, una costante, emersa in più di qualche occasione. L’ultima gara disputata non è stata da meno, con determinazione e aggressività ha infatti conquistato un’insperato 9° posto, due punti che per la Lotus di quest’anno sono oro.

Williams Formula One driver Pastor Maldonado of Venezuela celebrates on the podium after his victory in the Spanish F1 Grand Prix in MontmeloSicuramente, l’apice della sua carriera è rappresentato dal gp di Spagna del 2012, quando ottenne  pole e vittoria, regalando alla Williams una vittoria che mancava da 8 anni. Anche se non lo ha mai dichiarato ai media durante questa stagione, c’è da scommettere che si sia pentito di aver lasciato il team di Groove al termine del 2013.