F1 | Vettel: “Sul secondo pilota 2014 voglio essere interpellato”.

Nurburgring 4 luglio 2013 – L’argomento caldo, oltre al caso Pirelli, è ancora l’addio alla F1 di Mark Webber. Il grande annuncio ha smosso come ben noto il mercato 2014. Sebastian Vettel dice la sua sul nuovo compagno per la prossima stagione.

In lizza per il secondo volante marchiato Red Bull c’è il duo Toro Rosso ma soprattuto Kimi Raikkonen, per l’occasione Vettel ha dichiarato alla stampa di voler essere interpellato prima della decisione, richiesta plausibile visto il nome che circola.

“Non sono un dittatore, ma chiedo di essere interpellato sulla scelta del sostituto di Mark, così come vengo coinvolto nelle questioni che riguardano lo sviluppo della monoposto. Credo di poter avere una certa influenza sulle motivazioni del team. Tutti sanno che sono esigente e pretendo disciplina da tutti. Sono maturato, vedo le corse in maniera diversa. Adesso posso accontentarmi anche di un quarto posto. A volte fa bene anche perdere, così non ci si abitua troppo alle vittorie.”

Maturazione o meno, non deve essere una bella notizia l’annuncio di una seconda guida già Campione del Mondo. Sebastian Vettel dimostra che la presenza di Raikkonen non sarebbe del tutto gradita quanto quella di un giovane come Ricciardo o Vergne. Il tricapione del team di Milton Keyes si è guadagnato col tempo una posizione di leader all’interno del team, viste anche le prestazioni quasi sempre superiori a quelle del buon Mark Webber, posizione di leader che potrebbe essere messa in discussione da un driver come Raikkonen. Le decisioni Red Bull arriveranno forse nella pausa estiva o addirittura a fine stagione, non prima.

Qualche parola anche sul rivale di sempre, Fernando Alonso. “Gli attacchi verbali di Alonso? Li sento ma non ci faccio caso, non mi influenzano affatto. Questi giochetti non fanno per me, io preferisco dare risposte in pista“.

Sana competizione che rischia col tempo di diventare una lotta mediatica, tra i due non corre buon sangue da tempo, sono ormai frequenti le provocazioni dello spagnolo, fatte forse per testare i nervi dell’avversario, anche questo è correre.