F1 | Ronco: “Newey è il nuovo Forghieri”

Renato Ronco ricorda Mauro Forghieri e quelle indimenticabili telecronache insieme a Telemontecarlo.

Renato Ronco, penna e voce storica della F1 e nostro stimato opinionista, è tornato a ricordare Mauro Forghieri, scomparso la settimana scorsa. 

Il giornalista ha ricordato, in trasmissione e nel suo articolo per F1sport.it, i quattro anni passati al fianco del compianto Mauro “Furia” Forghieri ai microfoni di Telemontecarlo.

Furia, quando necessario.
Mauro Forghieri

Ronco ci racconta un lato inedito dell’ingegnere, dimostrando che la sua fama di burbero non è meritata.

“Lo chiamavano Furia perché quando si arrabbiava, si arrabbiava seriamente, ma sempre a ragione, mai a torto. Nei quattro anni in giro per il mondo io e lui non abbiamo mai litigato una volta.”

Quando Ronco rifiutò Ecclestone per Forghieri.

In un aneddoto particolarissimo, Renato ricorda il rientro, da lui suggellato, di Furia nel mondo della F1 in qualità di telecronista, dopo gli anni celebri in Ferrari.

A Spa – Francorchamps, l’allora PR di Magneti Marelli organizzò una cena con tutti i giornalisti italiani per festeggiare il ritorno nel circus di Forghieri.

Un ritorno sentito dagli addetti ai lavori, specie per il brusco divorzio, mai commentato dall’ ingegnere, con Ferrari; all’epoca fu lui a presentare le dimissioni.

Quella sera, il telefono della camera d’albergo di Ronco squillò.

“Sono la segretaria di Bernie Ecclestone. Il signor Ecclestone avrebbe piacere di averla ospite a cena.”

F1 – Renato Ronco, a sinistra, con Mauro Forghieri. Foto di Renato Ronco.

Ronco, sorpreso dal come il buon Bernie abbia trovato facilmente in quale albergo si trovasse, declinò l’invito perché già impegnato nella cena in onore di Forghieri.

D’altronde, Forghieri in pista lo aveva riportato lui, non poteva mancare; “riferisco della sua impossibilità”, disse la zelante segretaria. Ecclestone non richiamò mai più. Ma il Furia val bene un Bernie.

Newey come Forghieri.

Antonio Granato pone un paragone tra Adrian Newey, attuale capotecnico Red Bull, e Mauro Forghieri. Il primo, come il suo predecessore, progetta ancora con carta e penna, settando nuovi standard nella creazione delle monoposto.

“Approvo questo paragone” risponde Ronco. “Ho conosciuto Newey e ti confermo che è uno di quelli lavora ancora di tecnigrafo. È l’artefice dei successi di Red Bull così come Forghieri è stato il cardine delle vittorie Ferrari.”

“Ho avuto la fortuna di assistere, sebbene marginalmente, alla progettazione di Forghieri del motore Lamborghini da F1, che avrebbe dovuto equipaggiare le McLaren agli inizi degli anni 90. Un motore che, per prestazione, convinse Senna ad essere quello giusto per poter vincere un campionato.