F1 | Sainz: “Messico episodio isolato!” ma dimentica Spa

Carlos Sainz, alla vigilia di Interlagos, analizza la sua stagione e anche il recente GP di Città del Messico, andando ad evidenziare la carente prestazione Ferrari che - per la cronaca - non è stata certamente l'unica della stagione.

A poche ore dal via delle prove libere (e delle qualifiche, nella stessa giornata) del penultimo appuntamento in Brasile, ad Interlagos, per qualcuno è già tempo di bilanci. E’ il caso di Carlos Sainz, pilota della Ferrari, che ha vissuto una stagione decisamente altalenante, con tante problematiche specialmente all’inizio – con tanti suoi errori – e la voglia di recuperare nel mezzo, cercando di diminuire la forbice del gap rispetto a Charles Leclerc. 

Sainz si dice soddisfatto tutto sommato, anche se un pizzico di rammarico rispetto alla costanza del 2021 c’è (anche se l’anno scorso, a onor del vero, si combatteva con una macchina decisamente non performante e che certamente non lasciava esaltare le doti del blasonato compagno di Sainz): 

“Quella di quest’anno è stata una stagione impegnativa. Nel primo terzo ho lottato con l’equilibrio della Ferrari F1-75 cercando di adattare il mio stile di guida. Non mi andava bene! Successivamente sono stato più felice con la macchina e avevo più ritmo ma abbiamo collezionato molti ritiri e problemi di affidabilità. Mercedes e Red Bull hanno avuto una seconda metà di stagione migliore! In generale sono stato un po’ sfortunato ma ho imparato molto. Farò in modo che l’anno prossimo si ritorni alla costanza che avevo nel 2021!”

 

Molto lucido e pacato Carlos Sainz che ha commentato anche il recente GP di Città del Messico, un punto bassissimo per la Ferrari 2022:

Crediamo che il Messico dovrebbe essere una tantum. Non siamo mai stati così lontani dal ritmo sull’asciutto tutto l’anno. Non abbiamo capito bene. Ora ci concentriamo su Brasile e Abu Dhabi, gare importanti verso la fine del Vogliamo riprendere il ritmo, lottando con Red Bull e Mercedes, un weekend tranquillo dove possiamo prepararci per il prossimo anno!” 

A leggere certi virgolettati verrebbe la curiosità di capire davvero cosa è potuto accadere alle alte quote della capitale messicana. Qualcuno sostiene che l’aria rarefatta potesse aver creato più di qualche problema per la Ferrari F1-75, qualcun altro parla di problemi alla combustione del motore Ferrari. La verità non la conosciamo.

Fatto sta che il punto basso di Città del Messico non è stato l’unico della stagione. A memoria si ricorda molto facilmente Spa, altro tracciato dove non si sa come mai la Ferrari davvero non andava. Forse Carlos Sainz ha già dimenticato la trasferta tra le Ardenne. E ne avrebbe ben donde.

Tuttavia la Ferrari ha mostrato anche ad Austin (ma anche prima in Giappone) una carenza di competitività evidente (complice certamente la scarsa capacità della vettura di gestire le gomme) e sono già diversi appuntamenti che la Mercedes riesce a raccogliere molti più punti della compagine di Maranello, arrivando anche ad insidiarla in classifica marche. Il tutto con 4 vittorie a 0 a vantaggio della Ferrari. Qualcosa davvero non torna. 

Speriamo che in quel di Maranello possano e sappiano trovare la quadra alla svelta per queste mancanze di prestazioni. La speranza è che in Ferrari abbiano davvero deciso – forse anche saggiamente – di lasciare andare gli sviluppi della F1-75 per concentrarsi sulla vettura della prossima stagione. Charles Leclerc vuole il mondiale, non l’ha mandato certamente a dire. Il 2023 sarà un crocevia fondamentale per gli equilibri di tutto l’organigramma della Gestione Sportiva, dal management ai piloti.