F1 | Aston Martin impugna la squalifica di Vettel – aggiornato

foto Massimo Botazzi

Il team Aston Martin ha ufficialmente impugnato la decisione degli stewards di squalificare dall’ordine di arrivo del GP d’Ungheria Sebastian Vettel, secondo al traguardo dietro Esteban Ocon. La decisione è giunta dopo che, al termine della gara, la scuderia di Otmar Szafnauer aveva dichiarato che intendeva opporsi alla squalifica, riservandosi di depositare l’appello nelle 96 ore successive.

Il comunicato ufficiale del team, dunque, ha comfermato l’intenzione di procedere con l’appello, depositato giovedì, contro la squalifica arivata dopo le verifiche post-gara effettuate dai tecnici della FIA nel corso dei quali non hanno prelevato il campione di 1 litro di benzina dal serbatoio, riuscendo a prelevare solo 0,3 litri. Il team in realtà grazie ai dati del flussometro aveva calcolato in 1,74 litri il quantitativo di benzina presente nel serbatoio, ma non si sarebbe riuscito a pomparlo per poter prelevare il campione.

La scuderia, manifestando l’intenzione di proporre appello, aveva portato i tecnici federali a sigillare la monoposto su richiesta dei commissari per portarla presso i garage della FIA per i controlli. I tecnici dell’Aston Martin hanno dichiarato che nel corso delle operaziooni non ci sarebbe stata alcuna dispersione delle prove. Fin qui la cronaca di quello che è accaduto; i motivi dell’appello sarebbero ravvisabili in nuovi elementi che consentirebbero alla vettura di Vettel di riappropriarsi del secondo posto. La decisione verrà presa dopo l’udienza in videoconferenza di lunedì, al quale potranno partecipare 3 rappresentanti del team, compreso il team principal Szafnauer.

A quanto pare quello che non ha funzionato è stato il momento dei controlli, durante il quale il team sosteneva di avere un quantitativo di benzina abbondantemente superiore al litro (anche dopo la richiesta a Vettel di fermare la vettura prima di completare il giro di rientro): sono stati effettuati diversi tentativi di estrazione del carburante anche avvalendosi di pompe esterne, che però non hanno consentito di ricavare il quantitativo necessario per le analisi.

Probabilmente, i tecnici dell’Aston Martin hanno individuato la zona nella quale la benzina si sarebbe raccolta, consentendo così di completare le verifiche e a Vettel di recuperare il secondo posto.

Aggiornamento: in data 9 agosto, la Federazione ha fatto sapere di respingere il ricorso della Aston Martin Racing secondo il quale si evidenziava la presenza di oltre 1 litro di carburante nei serbatoi della vettura. Tale verifica FIA ha dato esito negativo quindi la squalifica è confermata. Vettel e la Aston Martin perdono il secondo posto del GP di Ungheria a favore di Lewis Hamilton e della Mercedes. La Ferrari di Carlos Sainz sale ufficialmente al terzo posto.