mercoledì, Gennaio 15, 2025

F1 | Cordovani: “Cardile in Aston? No, ha rinnovato!”

Andrea Cordovani, direttore di Autosprint, smentisce a Pit Talk il passaggio di Enrico Cardile all'Aston Martin e punta il dito ai ripetuti, ormai storici, problemi di sviluppo della Ferrari in F1.

La Formula 1 è un mondo in continuo fermento, dove le voci di mercato si intrecciano spesso con le prestazioni in pista. L’ultima indiscrezione riguarda Enrico Cardile, direttore tecnico per il telaio e l’aerodinamica della Ferrari, che secondo alcune fonti sarebbe vicino a un clamoroso passaggio all’Aston Martin. Tuttavia, Andrea Cordovani, autorevole direttore di Autosprint, ha categoricamente smentito questa voce durante un recente intervento in un podcast dedicato alla F1.

Cordovani ha dichiarato:

Cardile in Aston Martin? Assolutamente no. Ha firmato il rinnovo di contratto, quindi io non lo vedo come un problema. Il problema adesso, piuttosto è che come al solito gli aggiornamenti della Ferrari la trasformano in un gambero rosso perché sapete bene non è una situazione che si è verificata soltanto adesso. Sono convinto che Cardile rimarrà alla Ferrari, vi dico le informazioni che ho io, e che ha appena firmato un nuovo contratto. Sarà dunque un problema di chi comanda, non vorrei che Cardile diventasse il capro espettorio di quello che sta succedendo oggi alla Ferrari!”

Queste parole gettano luce su due aspetti cruciali della situazione attuale in casa Ferrari. In primis, la smentita categorica del passaggio di Cardile all’Aston Martin che, in qualche modo, tranquillizza l’ambiente riguardo la stabilità del team tecnico. Tuttavia, il focus si sposta immediatamente su un problema ben più pressante: l’efficacia degli aggiornamenti tecnici che puntualmente, da quasi sedici anni, non portano benefici alle prestazioni della monoposto anzi la fanno regredire rispetto alle concorrenti nelle immediate vicinanze. 

L’analogia del “gambero rosso” utilizzata da Cordovani è particolarmente calzante nel contesto della F1 moderna. In un’era dove lo sviluppo in stagione è fondamentale per rimanere competitivi, la Ferrari sembra reiteratamente perdere terreno con l’introduzione di nuove componenti e pacchetti di sviluppo. Questo fenomeno era e continua ad essere un problema cronico che richiede un’analisi approfondita.

La correlazione tra i dati della galleria del vento e le prestazioni in pista rimane un punto cruciale. La Ferrari, nonostante le risorse, i simultori all’avanguardia (di recente sono stati aggiornati con un investimento importante) e il talento delle proprie risorse umane a disposizione, sembra sempre faticare nel tradurre gli sviluppi teorici in miglioramenti tangibili sul tracciato. Questo solleva interrogativi sulla metodologia di lavoro e sulla struttura decisionale all’interno del team.

Cordovani mette in guardia contro la tentazione di cercare un capro espiatorio, suggerendo implicitamente che il problema potrebbe risiedere più in alto nella catena di comando. Questa osservazione apre la porta a riflessioni più ampie sulla gestione complessiva del programma F1 Ferrari e sulla necessità di un possibile e più profondo ripensamento delle strategie di sviluppo a lungo termine. Per questo ci dovrà pensare per forza Frederic Vasseur. 

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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