F1 | Raikkonen e Vettel ai test Pirelli

Raikkonen e Vettel scenderanno in pista al Paul Ricard durante i test Pirelli di domani e martedì

24 gennaio 2016 – Ai test Pirelli del Paul Ricard in programma domani e martedi 26 gennaio per la Scuderia Ferrari scenderanno in pista Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.

ferrari_setIl test, relativo a prove di nuove mescole per le coperture da bagnato, sarà fatto con le vetture dello scorso anno ma rappresenterà ad ogni modo lo start up della nuova stagione di F1. Ferrari decide così di coinvolgere la coppia titolare di piloti al fine di sfruttare al massimo tutte le occasioni utili per allenarsi al volante di una F1. Per il resto non vi sarà nessuna novità, semplicemente Pirelli desidera testare architettura e mescole dei nuovi pneumatici da bagnato estremo.

Scelta simile la Farà Red Bull in pista con  Ricciardo e Kvjat mentre McLaren Honda affiderà le monoposto ai collaudatore Vandoorne.

Solo tre le scuderia in pista: Ferrari, Red Bull e McLaren.

Il Paul Ricard è stato per 14 edizioni teatro del GP di Francia dal 1971 al 1990. Il primo vincitore fu Jackie Stewart su una Tyrell Ford l’ultimo Alain Prost su Ferrari. Nella configurazione mantenuta fino al 1990 il Paul Ricard era considerato una delle piste più ricche di fascino. Sede del GP di Francia per molti anni, prima non vi era mai stata una pista fissa, ha visto passare generazioni di piloti oltre che l’evoluzione tecnica dai tempi “epici” degli anni 70 alla già F1 moderna del 1990. Bellissima la curva “De Signes” da fare in piena accelerazione oltre i 300 Km/h punto in cui si poteva valutare la differenza tra il campione e il buon pilota. Pochi osavano farla in pieno, l’unico a farlo sempre non a caso fu Ayrton Senna.

Per gli appassionati italiani il Paul Ricard è tristemente famoso per essere il luogo della scomparsa di Elio De Angelis avvenuta nel 1986. La sua Brabham, durante un test, perse l’alettone posteriore provocando la perdita di controllo del pilota. Il povero De Angelis dopo diversi cappottamenti finì la propria corsa contro un muretto. L’impatto provocò l’incendio della monoposto. La lentezza dei soccorsi probabilmente fu una delle cause della morte di de Angelis spirato pochi giorni dopo. Da allora le procedure di sicurezza, anche nei test privati, sono molto più robuste.