F1 Abiteboul: “Red Bull si è presa una responsabilità”

Secondo il francese, il punto debole di Red Bull resta il motore.
Non sono stati proprio facili per la scuderia austriaca. Dal 2013, culmine del loro dominio, frutto di una ricerca aerodinamica esasperata e di una collaborazione perfetta con Renault, si è passati alla crisi degli ultimi due anni, a causa della centralità che aveva assunto il motore nella nuova F1. Questo, infatti, è ancora il punto debole di una vettura, la RB12, molto valida dal punto di vista telaistico e aerodinamico, come conferma Cyril Abiteboul ad Autosport.com:
“Hanno scelto di essere un team indipendente che si affida al motore di altri, che è una bella responsabilità. Con i soldi che ricevono dalla FOM, potrebbero costruire un loro motore, invece hanno deciso di concentrarsi sul telaio e sullo sviluppo dei piloti, in cui sono molto forti. Il motore, perciò, è il punto debole della loro strategia”.
E’ evidente a tutti la competitività della Red Bull, specialmente sui circuiti dove il telaio viene esaltato e il motore non fa la differenza, ma il team austriaco avrà fatto le sue analisi: costruire una power unit è un affare estremamente costoso in termini di tempo e denaro, e l’esempio della Honda nel 2015 ha scoraggiato l’ingresso di nuovi costruttori. Alla luce di questo, i “bibitari” si sono giustamente concentrati nelle aree in cui sono più forti, a cui si aggiunge l’abilità politica dei suoi dirigenti. Dalla fine del 2015, infatti, Red Bull ha portato avanti la sua battaglia riguardo ai regolamenti 2017, e l’ha vinta insieme a McLaren. L’anno prossimo infatti le vetture avranno molta più deportanza, e in futuro le prestazioni dei motori convergeranno. Tutto questo permetterà a Red Bull di far valere le sue eccellenze, e potrà quindi tornare a lottare per le vittorie.