F1 | Imola : Yuki Tsunoda, un pilota al 50%

Come mai Yuki Tsunoda non viene mai accostato ad un sedile in Red Bull anche a seguito di incoraggianti prestazioni come le qualifiche del GP di Imola?

Nello svolgersi delle qualifiche del gran premio di Imola, l’emittente televisiva italiana della Formula 1 ha copiosamente ricoperto di elogi il giovane pilota VCARB Yuki Tsunoda che nel corso del sabato pomeriggio ha messo in scena un’ottima performance nella sessione di qualifiche raggiungendo la terza sessione di qualifiche, chiusa al settimo posto, due posizioni avanti rispetto al compagno di squadra Daniel Ricciardo. 

Al congratulante commento televisivo si è presto aggiunta una chiave interrogativa volta a comprendere come mai, a dispetto di ottime prestazioni del giapponese, questo non venisse mai accostato ad un sedile in Red Bull. 

La risposta a questo problema è da ricercarsi nella natura altalenante della carriera di Tsunoda che già in occasioni precedenti al GP di Imola ha dimostrato ottime doti velocistiche puntualmente controbilanciate, però, da scarse doti comportamentali che talvolta sono sfociate in errori in pista, esattamente come ad Imola 2021 dove cedette palesemente alla pressione di dover raggiungere un gran risultato su una pista dove aveva molta esperienza pregressa a bordo di una Formula 1. 

RedBull, attualmente, non è in alcun modo interessata ad un pilota in grado di battere Max Verstappen, contrariamente cerca un solido numero due capace raccogliere il massimo risultato per il team senza infastidire più di tanto il pilota di punta; ed essere un uomo squadra significa, in primis, saper gestire le dinamiche di box e di sviluppo mantenendo attorno a sé un clima disteso, efficiente e soprattutto proiettato al successo, non proprio, ma del team 

Per tale posizione serve quindi una forte solidità personale che Tsunoda non sembra garantire, è quindi normale che al giapponese siano spesso preferite figure esterne nel gioco del toto-sedile. 

Pensare che l’unica dote da ricercare in un pilota sia la velocità, per di più sporadica, è una visione miope di un mondo complesso come la Formula 1, dove serve intelligenza e controllo. Un pilota solamente veloce, rischia soltanto di essere un pilota soltanto al 50%.