F1 | Bahrain: doppietta Red Bull, eterno Alonso al terzo posto

In Bahrain è doppio colpo Red Bull con Max Verstappen che domina davanti a Sergio Perez. Fantastico e intramontabile Fernando Alonso sul podio davanti a Sainz. Out Leclerc.

“E’ un 2022 ma a parti invertite”. In estrema sintesi la lotta Red Bull-Ferrari nel Gp del Bahrain potrebbe riassumersi quasi così. Max Verstappen vendica il ritiro dello scorso anno vincendo la corsa, Charles Leclerc fuori dalla gara per problemi alla power unit.

La sostanziale differenza con l’inizio della passata stagione la fa il passo della Red Bull, assolutamente imprendibile per tutti sin dalla partenza gestita ottimamente dall’olandese, lanciato verso la vittoria già dopo i primi giri. Una corsa senza imprevisti, se non qualche lamentela da parte di Max per qualche problema in scalata, concentrata su una gestione gomme da manuale come affermato a fine gara. Il primo stint con le gomme soft ha permesso al Campione del Mondo di scavare quel gap necessario e sufficiente per potersi concentrare su una gestione facile quanto letale del secondo stint su gomma rossa e dell’ultimo su gomma hard in totale controllo sino al traguardo.
Poco da dire se non che questa Red Bull ha dimostrato di essere ancor migliore dello scorso anno, anche con la conferma di Perez più attardato al via con l’inserimento di Leclerc nella lotta, poi sopravanzato e distaccato dopo il primo pit stop.

FERRARI, INIZIO DURO
Domenica a metà per le Ferrari in luce dopo il via grazie alla solita grande partenza di Leclerc quasi al contatto con Perez, sufficiente per prendere la seconda posizione e limitare i danni e quel passo gara decisamente meno brillante, del resto come già previsto alla vigilia. Il monegasco ha fatto quel che ha potuto ovvero puntare ad un podio meritato e del tutto fattibile senza il ritiro forzato e il problema che ha ammutolito la sua power unit al giro 41 della corsa. Discorso quasi uguale per Sainz, meno in palla del compagno e padrone di un quarto posto iniziale senza mai impensierire Sergio Perez davanti a lui. Podio sfumato anche per lo spagnolo, vittima di un declino gomme finale che non ha permesso di ottenere l’obiettivo del team giungendo quarto tenendo a bada Hamilton.

Fernando Alonso al suo 99esimo podio in carriera – Aston Martin Aramco Cognizant photo

ALONSO MVP ASSOLUTO
Lo spagnolo è valso da solo l’ipotetico prezzo del biglietto, segnando l’inizio di quella che promette essere una stagione di tutto rispetto per l’Aston Martin, mai così brillante. La partenza e il primo stint avevano inizialmente ridimensionato il quarantunenne di Oviedo, tornato a vita con la gomma hard dando spettacolo dall’inizio alla fine. Già iconica la lotta con Lewis Hamilton in stile 2007 con sorpassi e controsorpassi da parte di entrambe, quasi sportellate e poi il colpo di genio di Alonso, abile a incrociare il rivale e mai troppo amico al tornantino, passando e sfruttando la trazione migliore vista in pista. Possibilità del podio e delle porte del paradiso aperte sì dal ritiro di Leclerc ma del tutto conquistate dal passo gara mostruoso (RB a parte) dell’Aston Martin di Fernando, capace di recuperare Sainz e passarlo in pista con l’ennesima battaglia. Intramontabile lo spagnolo, uomo squadra nell’incitare e ringraziare Lance Stroll a fine gara. Bella la figura del canadese, eroico nel correre con gli evidenti problemi ai polsi a pochi giorni dall’operazione post infortunio e chiudere sesto rimarcando tutte le potenzialità di questa vettura.

MERCEDES BATTUTA
Top five completata da Lewis Hamilton e da una Mercedes diventata prima vittima dell’Aston Martin. Le due frecce nere si sono date battaglia nei giri iniziali con un Russell rampante su Hamilton nei primi giri, per poi spegnersi a poco a poco per degrado gomme e passo gara decisamente più debole del previsto. Il sorpasso finale di Stroll su Russell, settimo al traguardo, ha definitivamente chiuso i giochi per quella che per ora non sembra essere una Mercedes con i vecchi problemi risolti.

CHE SORPRESE IN ZONA PUNTI
Gare degne di nota quelle di Valtteri Bottas, ottavo a tenere alta la bandiera Alfa Romeo con una gara solida. Applausi a scena aperta per Pierre Gasly che salva la faccia Alpine partendo ultimo, fermandosi prima di tutti e poi capace con esperienza e velocità di chiudere con i primi punti della sua nuova avventura in nona posizione. Decimo e ultimo punto anche per Alexander Albon con una Williams di buona fattura sottolineando anche il dodicesimo posto di Logan Sargeant.
Deludono Alpha Tauri, Haas, Alpine con Ocon (20sec di penalità totali tra errori suoi e del team) e McLaren in netta difficoltà con entrambe le vetture.