F1 | La nuova Haas VF-21 in livrea russa

Sarà la macchina del debutto di Mick Schumacher e Nikita Mazepin in F1, ma non solo. La nuova Haas VF-21 fa scalpore non tanto per i concetti tecnici innovativi che possono risiedervi – ce ne potrebbero essere ben pochi quest’anno, abbiamo più volte spiegato i motivi – ma soprattutto, a primo acchito, per la sua livrea.

di Francesco Svelto |

Haas aveva già colpito qualche anno fa con una livrea totalmente diversa da quelli che sono i colori istituzionali, ossia il bianco-grigio-rosso (si vadano a rivedere le immagini del 2018), ma quest’anno ha fatto addirittura scalpore. Le forme della nuova auto si presentano sotto una imponente e vistosa bandiera russa, caratterizzata dal bianco (colore predominante), rosso e blu.

 

Indubbiamente non è un caso. La nuova colorazione porta la firma dello sponsor Uralkali – azienda russa produttrice ed esportatrice di fertilizzanti al potassio – sponsor di Mazepin e dal quale lui stesso ha attinto il denaro necessario per procurarsi il sedile (non è uno scandalo, ha sempre funzionato cosi e cosi sempre funzionerà).

Tuttavia quello che fa scalpore è che un team come Haas, relativamente giovane ed abituato alle dinamiche economiche della F1 moderna (altrimenti non vi sarebbe mai neanche entrato) si sia trovata in poco tempo costretta ad accettare compromessi di questo tipo, quasi da team che minacciosamente si avvicina all’uscita dalla porta di servizio.

Per carità, è un momento di forte crisi a livello globale ed il motorsport non è da meno (pensiamo alla McLaren che non pochi mesi fa è stata costretta ad accettare finanziamenti da fondi bahreiniti e la Williams che è stata addirittura venduta). Inoltre c’è tutto il discorso del budget-cup di cui abbiamo già discusso ampiamente.

Però di fatto la Haas si ritrova quest’anno con un pilota imposto da Ferrari – in conseguenza alla partnership tecnica con Maranello – e uno imposto dalle necessità economiche che magari, si può ipotizzare, in altre occasioni neanche sarebbe entrato nei pensieri dei vertici del team e che ha addirittura portato uno sponsor che fa cambiare livrea in quel modo molto “particolare” che abbiamo visto, imponendo addirittura la bandiera russa su una macchina americana.

Ad ogni modo non sarà questo l’articolo in cui approfondiamo dettagli tecnici relativi alla nuova vettura ma è quasi superfluo sottolineare che si tratta – almeno da quel che vediamo dalle prime immagini – di una modesta evoluzione delle forme della passata stagione. Le prestazioni della VF-21 saranno soggette inevitabilmente a quelle del motore Ferrari: se il nuovo SuperFast di Maranello soddisferà le aspettative, anche il team di Mazepin e Schumacher riuscirà a risalire un po’ la china da quel totalmente insoddisfacente penultimo posto della passata stagione. E chissà che questi nuovi, migliorati, risultati non portino anche un po’ più di serenità economica al team statunitense.

Francesco Svelto