Alla vigilia del primo appuntamento stagionale, rivivamo insieme il GP d’Australia edizione 1997. Una Williams super competitiva deve arrendersi per un incidente al via e per problemi di affidabilità. Ne approfittano la McLaren e la Ferrari che va a podio.
| di Federico Sandoli
Il primo GP di F1 della stagione 1997 presentò diverse novità. La Williams, forte della macchina migliore, decide di privarsi del campione del mondo Damon Hill per assicurarsi i servizi di Heinz Harald Frentzen, sulla carta una promessa a livello di Schumacher.
Ma i campioni del mondo devono fare i conti con un’altra defezione importante, il progettista Newey, il vero valore aggiunto della scuderia inglese. Infatti il modello FW19 gode ancora dei vantaggi di essere l’erede della monoposto creata l’anno prima dal geniale progettista. Le seguenti, invece, purtroppo contribuirono a far tramontare la stella Williams.
McLaren assume la colorazione grigia-nera, avendo perso lo sponsor Marlboro, in omaggio alla Mercedes fornitrice dei propulsori. La Ferrari, con la nuova partership esclusiva Marlboro, si presenta a Melbourne con un rosso diverso e con griffata dello sponsor tabaccaio in ogni punto possibile.
All apertura delle ostilità in pista non c’è storia. Le Williams di Villeneuve e Frentzen non faticano a conquistare la prima fila, con le altre squadre talmente distanti da sembrare solo comparse. Al via Eddie Irvine si gioca tutto alla prima curva, col risultato di far fuori Villeneuve e se stesso. Frentzen raccoglie il primo posto e si prepara a condurre una gara indisturbato in testa, davanti a Coulthard con la McLaren e Schumacher con la Ferrari.
Il vantaggio della Williams è disarmante. Non basta la strategia a due soste a giustifarne lo strapotere. La macchina è di una categoria superiore, gli altri possono solo sperare in qualche improvvisa defaillance del leader per poter raccogliere qualcosa di diverso dalle briciole.
Dopo la girandola delle soste Frentzen si riprende la testa ma, ironia della sorte, sembra patire qualche rallentamento. Il GP d’Australia, apertura della stagione di F1 1997, è movimentato dagli intercalari di Briatore, scatenato contro Alesi, reo a di essersi dimenticato di entrare ai box per le operazioni di rifornimento e fermo mestamente a bordo pista.
Frentzen, invece, si deve fermare per un ulteriore sosta, la terza. Coulthard in testa prova ad allungare sulla Ferrari di Schumacher. Il tedesco non ci sta e, supportato da una Ferrari stranamente molto veloce, riduce il gap profilandosi all orizzonte della McLaren e pronto a scavalcarlo.
I colpi di scena non sono finiti. Anche il tedesco della Ferrari deve rientrare ai box. Infatti dal box del cavallino si sono accorti che durante la sosta il tedesco non ha imbarcato la benzina sufficiente a finire la gara e quindi deve lasciare il secondo posto a un rimontante Frentzen.
Ma l’ultimo scossone avviene poco dopo, con l’unica Williams rimasta in gara che si deve arrendere coi freni fuori uso, lasciando a Coulthard la vittoria e alla Ferrari un comunque onorevole secondo posto con Michael Schumacher.
Alla conclusione della corsa le statistiche ci regalano un importante dato: i vincitori (Coulthard, la McLaren e la Mercedes) venivano da digiuni di vittorie lunghissimi e averli interrotti li pone in ottica futura come i prossimi protagonisti della F1. Il tutto anche grazie a Newey, nuovo progettista della stessa McLaren…
Federico Sandoli