F1 | Ferrari e Vettel mondiale in salita, ma un precedente fa sperare

Singapore è stata l’ultima batosta per Vettel e la Ferrari ma il precedente del 2012 può essere una possibilità a cui appigliarsi, ma è durissima.

di Giulio Scaccia

Lewis Hamilton in forma spaziale, un Sebastian Vettel che sta soffrendo la pressione oltre misura e un team Ferrari che sembra aver perso compattezza. Il quadro a sei gare dalla fine del mondiale di Formula 1 2018 non è certo roseo, anzi.

L’inerzia è tutta a favore del portacolori della Mercedes che, pur non avendo la vettura schiacciasassi dei precedenti campionati, beneficia della lucidità del team, dello stato di forma di Hamilton e degli errori di tutto il team Ferrari, piloti compresi.

Ma non tutto è perduto. Ci sono in palio ancora 150 punti e la cabala potrebbe giocare a favore di Sebastian Vettel. Nel 2012, Alonso con la Ferrari godeva di un vantaggio di 40 punti e subì la rimonta del pilota tedesco, che andò a conquistare il suo terzo titolo mondiale.

Di questo è convinto Chris Horner, Team Principal della Red Bull. A PlanetF1 ha dichiarato:

Seb di solito è molto bravo sotto pressione. Di certo non si arrenderà, penso che nel 2012 avesse circa 40 punti di svantaggio. Ovviamente sarà stato deludente per lui essere battuto da Lewis a Singapore. Ma la Ferrari è una macchina molto veloce, ci sono ancora sei gare da disputare e 150 punti a disposizione. Tutto può ancora succedere, anche se Lewis ha il vantaggio di una vittoria e di un terzo posto. Ovviamente sembra che Lewis non abbia rivali adesso, quindi Seb deve solo essere costante fino alla fine dell’anno. Per la Ferrari sarà una battaglia in salita.

Horner esprime una legittima opinione. A parere di chi scrive, Sebastian Vettel non sta certo dimostrando di reggere la pressione, anzi. Inoltre la Mercedes ed Hamilton non assomigliano lontanamente alla arrancante Ferrari del 2012, che riuscì solo al talento di Fernando Alonso nella prima parte del campionato a issarsi in cima alla classifica, per poi fermarsi, colpa sviluppi inefficaci.

Vedremo da Sochi se ci sarà una inversione di tendenza. Serve un super Vettel con la speranza che Hamilton commetta qualche errore.