mercoledì, Marzo 29, 2023

Hockenheim 1997, 20 anni dall’ultimo squillo di Berger

E così, Gerhard Berger si prepara la domenica ad assaporare il gusto della vittoria. E infatti, nel corso dei primi giri accumula un vantaggio irrecuperabile su Fisichella, fino a 16 secondi, prima del pit-stop che regala al pilota italiano la leadership momentanea. Ma è nel secondo stint che il romano della Jordan fa la differenza, recuperando tutto lo svantaggio su Gerhard e arrivando a sorprenderlo all’uscita della seconda sosta.

Il duello tra i due è una pagina romantica, carica di emozioni con Fisico che fa capire a tutti di che pasta è fatto alla sua seconda stagione in Formula 1, quasi a voler dire che non basta essere fratelli di Schumacher per essere forti (il riferimento al compagno Ralf è evidente) e Berger che vuole vendicare l’atroce sconfitta dell’anno prima, quando sui lunghi rettilinei dell’Eifel il suo V10 Renault si rompe clamorosamente, privandolo di una vittoria che avrebbe meritato ampiamente. E così, Fisichella esce dai box in testa con Berger a breve distanza, ma l’austriaco quei rettilinei li conosce alla perfezione, li divora metro dopo metro così come accadde nel 1995, dove riuscì a recuperare ben 11 posizioni dopo essere stato penalizzato, e nel 1994, dove stravinse dominando dall’inizio alla fine tenendosi dietro Schumacher, e alla Senna Schikane (un caso?) lo supera di forza all’esterno, non dandogli nemmeno il tempo di studiare una reazione.

Cristian Buttazzoni
Cristian Buttazzoni
"Life is about passions. Thank you for sharing mine". (M. Schumacher) Una frase, una scelta di vita. Tutto simboleggiato da un numero, il 27 (rosso, ma non solo)

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