Oltre 60 anni fa nasceva lo sport motoristico più veloce del pianeta (con una vittoria tutta italiana) proprio in GB sul circuito di Silverstone, che ospiterà la decima tappa del combattuto mondiale 2017.
Una delle particolarità dello scorso appuntamento del GP d’Austria, riguarda il suo nome, modificato sicuramente più volte del suo layout. Silverstone invece è l’opposto: nome rimasto invariato nel tempo ma con modifiche continue e costanti del proprio disegno. Sono pochi i tratti che possiamo riconoscere dalla versione originale a quella giunta fino ai nostri giorni, riuscendo comunque a mantenere quella storicità e aura di sacralità che da sempre ha il GP della Regina. La versione nella quale si presenta nell’edizione 2017 è quella inaugurata nel 2010, anno in cui venne spostato il rettilineo di partenza verso il nuovo tecnologico compound, con l’aggiunta di un nuovo tratto (l’Arena) e un piccolo rettilineo fino alla Brooklands. Andiamo a scoprire le edizioni più particolari.
1987. L’anno del dominio della Williams Honda e dei suoi due piloti: Nelson Piquet e Nigel Mansell, e la tappa di Silverstone è la più sentita, giustamente, dal “leone inglese”. Nonostante tutto, la pole la fece il compagno di squadra, con Mansell subito dietro, per una prima fila tutta Williams. Nonostante un’ottima partenza di Prost e della sua McLaren, poche curve dopo lo start si capì che, la lotta per il gradino più alto del podio, era ad appannaggio dei due alfieri del team di Frank Williams. Giro dopo giro però, l’idolo dei tifosi inglesi Mansell, non riusciva a tenere il ritmo del compagno di squadra, perdendo sempre più terreno, fino alla svolta: a causa di un problema alle pressioni delle gomme, Mansell rientrò ai box per un imprevisto pit stop e relativo cambio di gomme uscendo con 29 secondi di svantaggio a soli 28 giri dalla bandiera a scacchi. Ma da quel momento ci regalò una delle rimonte più incredibili della storia, a suon di giri veloci (complessivamente ne fece 11) colmò il gap dal compagno di squadra, fintandolo e sorpassandolo sull’Hangar Straight, dando anche una piccola ruotata al compagno di squadra. Una mossa che è entrata nella storia del circuito, nota come il “Silverstone Two Step”. Una festa per i tifosi, che assalirono Mansell e che, subito dopo il traguardo, rimase senza benzina. Un trionfo tutto inglese, addolcito dalla doppietta Williams e dalle due Lotus, di Senna e Nkajima giunte terza e quarta.
Insieme alla storia del motorsport, la Gran Bretagna è famosa per un’altra cosa: la pioggia. Tanto per ricordarcelo, nel 1998, fu da subito protagonista. Prima partenza dell’anno bagnata, per una gara che vedeva nel duello Schumacher – Hakkinen il suo leitmotiv. Dopo le qualifiche fu il finlandese a spuntarla, proprio davanti a Schumacher e al suo compagno di squadra Coulthard. Dopo qualche giro, il tedesco della Ferrari perse terreno nei confronti del rivale, facendosi anche sopravanzare da Coulthard, è un 1-2 della McLaren a Silverstone. Al 38° il primo colpo di scena: nel tentativo di doppiare Wurz, Coluthard uscì di pista. Fu ritiro per lui. L’uscita di pista dello scozzese agevolò Schumacher. In queste fasi confusionarie esce la safety car per ricompattare il gruppo composto da sole 10 auto. Dopo la ripartenza Hakkinen uscì di pista (per la seconda volta in questo GP) facendosi superare dalla F300 che così diventò leader del GP. Pochi minuti prima della bandiera a scacchi, i commissari di gara comunicarono uno stop & go per la Ferrari n° 3 di Schumacher, che scontò la penalità proprio sotto il traguardo. Il resto è storia, con la prima vittoria assegnata all’interno della corsia box. Inutili i reclami del team inglese, poiché la vittoria finale venne confermata alla Ferrari di Schumacher, davanti ad Hakkinen ed al compagno di squadra Irvine.
10 anni dopo è ancora la pioggia a fare da protagonista a Silverstone, insieme ad una McLaren, guidata anche in questo caso da un idolo di casa: Lewis Hamilton. Nonostante non piova alla partenza, la pista è completamente allagata e vide in pole Heikki Kovalainen, seguito da Webber, Raikkonen e lo stesso Hamilton. Al via l’inglese partì alla grandissima, mettendosi subito alle spalle del compagno di squadra Kovalainen, sorpassandolo pochi giri dopo. Per un finlandese in difficoltà, ce n’era un altro che volava, il campione del mondo in carica Raikkonen che si accodava ad Hamilton. I due in pochi giri fecero il vuoto. Al primo cambio gomme Hamilton montò gomme nuove, mentre Riakkonen lasciò quelle usurate, una scelta azzardata, visto l’acquazzone che giunse qualche giro dopo. La F2008 del finlandese cominciò a perdere 5 secondi al giro. In un valzer di errori, con la Ferrari di Massa detentrice del record di ben 5 testacoda, l’unico che sembrava guidare sull’asciuto era Hamilton davanti non ebbe alcun problema, vincendo il GP di casa suo e del suo team. Dietro all’inglese Heidfeld su BMW-Sauber e Barrichello su Honda. Dopo 13 anni di attesa, il tifo inglese potè tornare a festeggiare un proprio pilota sul gradino più alto del podio. E questa fu solo la prima vittoria dell’inglese nel GP di casa.
L’edizione 2016 non verrà certo ricordata solo per lo spettacolo in pista, quanto per le polemiche nate dallo start della gara sotto regime di safety car. Con una pista allagata, a causa di acquazzone caduto pochi minuti prima della partenza, la direzione gara fece partire tutti dietro la vettura di servizio, rimasta in pista per ben 5 giri, tanto che in molto poco prima della ripartenza cambiarono gomme passando alle intermedie. Davanti Hamilton, autore della pole, impose subito un ottimo ritmo alla gara, seguito dal compagno di squadra Rosberg e dalla Red Bull di Verstappen. Su una pista che andava via via asciugandosi, in tanti ad azzardarono le gomme lisce, tra i quali Vettel, che pagò però un errore alla prima curva finendo in testacoda. Non fu comunque il solo, lunga la lista di driver che fecero errori subito dopo il passaggio alle slick. Dietro all’inarrivabile Hamilton, ci pensarono Verstappen e Rosberg a ravvivare la gara, con un duello vinto dal tedesco (nonostante un problema al cambio), ma penalizzato sul traguardo per aver ricevuto informazioni dai box. Quarta vittoria nel GP di casa per Hamilton, davanti a Versappen e a Rosberg.
Anche quest’anno, il GP a Silverstone, è la decima tappa del mondiale, e giunge in una fase cruciale del Mondiale. Vettel vola verso Silverstone in ottima posizione, dopo essere uscito abbastanza bene dalla trasferta austriaca, visto il suo vantaggio in classifica sul diretto rivale Hamilton (+20 punti), ma ciò non fa dormire sogni tranquilli al team di Maranello. La Mercedes sta dimostrando una crescita notevole nelle ultime gare, e c’è il rischio che, per Ferrari, sul lungo periodo questa “rinascita” possa allontanare il sogno iridato. Inoltre, la gara sul Red Bull Ring, ha rilanciato un ottimo Bottas, autore di un grandissimo week end in Austria, con pole e vittoria finale. Cresce anche la Red Bull che, dopo la vittoria a Baku, porta a casa (ed in casa) un ottimo terzo posto. In questo quadro si inserisce Silverstone dove sicuramente avremo una Mercedes, e soprattutto Hamilton, in grande forma, che vorrà riscattare i brutti week end di Baku e Austria, dall’altra la Ferrari cercherà sicuramente di tornare alla vittoria con Vettel, sfruttando i tanti aggiornamenti che arriveranno sulla pista del “nemico”. Certamente assisteremo ad un’altra tappa fondamentale nel cammino verso il titolo mondiale 2017, sulla pista che diede i natali alla Formula 1.
Orari GP Gran Bretagna F1:
Venerdì 12 maggio
FP1 10:00 (diretta Sky dalle 10, differita Rai Sport 1/2 alle 14.30)
FP2 14:00 (diretta Sky, differita Rai Sport 1/2 alle 18:35).
Sabato 13 maggio
FP3 11:00 (diretta Sky, differita Rai 1/2 alle 15:15
Qualifiche 14:00 (diretta Sky, differita alle 19.20 su Rai2).
Domenica 14 maggio
Gara 14:00 (diretta Sky, differita Rai2 alle 21.05)