In Austria la Ferrari mette in mostra la sua miglior qualità , la costanza. La SF 70H di Vettel, seconda d’un soffio dietro alla Mercedes di Bottas, conferma anche qui la sua competitività. Hamilton pasticcia con l’assetto e non brilla. Ora Vettel è a + 20 nel mondiale piloti.
Lo start. Il via del GP sarà uno di quelli da ricordare. La partenza di Bottas è fulminea, così veloce da sembrare anticipata. Bottas riesce in una prodezza che entusiasma chi con sportività e passione segue ogni domenica i GP. La sua leadership di gara non sarà mai in dubbio. Solo nel finale le gomme gli faranno perdere il vantaggio accumulato su Vettel che chiuderà la sua gara attaccato allo scarico della Mercedes.
Ferrari. La Ferrari c’è e va forte. La gara di Vettel è stata perfetta ed intelligente. E’ vero la rossa non brilla troppo se guardiamo al fronte vittorie, ma non importa. E’ veloce ovunque, affidabile sempre , costante. Ed è con questi valori che la rossa sta costruendo la sua piccola fuga mondiale. Nel complesso la Mercedes è più forte, ha vinto con entrambi i piloti ma nonostante tutto in campionato davanti c’è Vettel. Un vero piccolo miracolo fatto di costanza e affidabilità. Una vittoria ieri avrebbe consacrato la candidatura mondiale della Ferrari ma poco importa, arriverà . Intanto, gara dopo gara, il vantaggio di Vettel su Hamilton cresce. Ora sono 20 punti, un tesoretto.
Hamilton. L’inglese ha voluto un assetto diverso da quello del compagno, il risultato è stato disastroso. Pole Mancata (al di là della penalizzazione per il cambio sostituito), gara anonima, Bottas leader. Un cappotto clamoroso. Hamilton in questa stagione o eccelle o sparisce, non è costante e per questo a differenza di Vettel non è in tesa al mondiale.
Costruttori. Se in pista non si vede un enorme differenza tra Ferrari e Mercedes questa c’è eccome nella classifica costruttori. La Mercedes è in grado di correre a due punte, la Ferrari no. Bottas con ieri ha già centrato due successi e più che un alleato di Hamilton ora diventa un alleato Ferrari. Con la vittoria di ieri si candida anche lui alla lotta mondiale, ci crede, difficilmente mollerà. Il Bottas della Mercedes è lontano parente di quello visto in Williams. Bottas sa vincere, non sbaglia anche se braccato, non sente per nulla la pressione del sedile Campione del Mondo lasciato da Rosberg. Complimenti vivissimi.
Raikkonen. In questo contesto Kimi latita. Per sfortune varie o giornate storte dopo l’ottima prova di Monaco il finlandese della Ferrari non si è più ripetuto. Kimi sta facendo il suo compitino ma nulla più. Il fatto è che nella contesa del mondiale costruttori Bottas ha alzato l’asticella ad un livello che Raikkonen non riesce a sostenere. Marchionne dice che le porte della Ferrari sono chiuse ma per competere ad armi pari con Mercedes ci vogliono due piloti vincenti. Kimi Raikkonen ora non lo è.