Tra McLaren e Honda i rapporti sono ai minimi storici. Cambierà qualcosa in futuro?
Volano gli stracci tra McLaren e Honda, stavolta sul serio. Fin dal 2015, anno del ritorno del binomio fra i più leggendari della F1, i rapporti sono stati difficili. La Honda non è mai riuscita a proporre una power unit degna di questo nome, causa grosse lacune di prestazioni e affidabilità. Dopo un 2016 in cui sembrava profilarsi la luce in fondo al tunnel, McLaren-Honda è di nuovo sprofondata nell’oscurità.
La Power unit Honda 2017 si sta rivelando la peggiore in assoluto. Mancanza totale di affidabilità, prestazioni manco a parlarne. Al sesto GP già sono arrivate le prime penalità. Hasegawa, direttore delle operazioni in F1, ha dichiarato onestamente che la MGU-H non dura più di 2 GP. Qualcosa di mai visto, in senso negativo. Ora è arrivata la classica goccia: Honda non dovrebbe portare gli aggiornamenti tanto attesi in Canada, ed è incerta su quando portarli. Alla luce di questo, perfino Zak Brown ha parlato, e seppur diplomaticamente non ci è andato leggero.
Il nuovo manager della McLaren si è mostrato irritato dall’atteggiamento della Honda. SI è lamentato della mancanza di passi avanti del propulsore nipponico, e ha fatto intendere chiaramente che la pazienza sta finendo. Il manager americano ha parlato di decisioni importanti da prendere nel prossimo futuro.
Alla Honda si contesta soprattutto la sua chiusura verso tecnici esperti, a favore di giovani neolaureati giapponesi. Che ovviamente di esperienza in power unit sono del tutto sprovvisti. E sappiamo quanto in F1 l’esperienza sia importante. Inoltre, la continua e selvaggia sperimentazione non giova di certo allo sviluppo.
Si è parlato di un possibile ritorno alle PU Mercedes, ma non nell’immediato. La FIA infatti chiede a ogni team di comunicare il suo fornitore di motori entro il 15 maggio, e la McLaren non ha comunicato cambiamenti. Perciò, nel 2018 il binomio McLaren-Honda resterà intatto. E’ però lecito aspettarsi che da Woking parta un ultimatum direzione Sakura. O si cambia registro su tutti i fronti, o le strade si separeranno.
Tuttavia, c’è anche da dire che la Honda è anche il main sponsor della McLaren. Senza i soldi dei giapponesi, la scuderia inglese avrebbe seri problemi, e forse questo ha impedito cambiamenti finora. A causa delle scarse prestazioni, il marchio Mclaren non sembra molto appetibile agli sponsor, a parte Chandon e pochi altri. E senza soldi, un insoddisfattissimo Alonso farebbe le valige in tempo zero.
Insomma, il rebus è molto intricato. Il tempo dirà come continuerà la storia, ma all’orizzonte le nubi sono molto scure. E minacciose.