F1 | FIA e Ben Sulayem nel caos: aperte indagini

La Formula 1 di oggi non ci intrattiene in pista, ma fuori, per tematiche di business e scandali vari. Del caso Horner si parla quotidianamente ma, come se non bastasse, si sono aggiunte ulteriori polemiche che riguardano il presidente della FIA, Ben Sulayem.

Ben Sulayem, Presidente FIA.

La stagione 2024 di Formula 1 è appena iniziata, ma il caos che sta coinvolgendo i massimi esponenti sembra volerci intrattenere più di quanto non facciano le vetture.

La prima notizia che vede coinvolto Ben Sulayem è arrivata ieri, ed il fatto risale al Gran Premio di Jeddah dell’anno scorso. La seconda, divulgata da BBC, riguarda il Gran Premio di Las Vegas 2023.

Jeddah 2023: Alonso e la penalità

In occasione del Gran Premio a Jeddah, Fernando Alonso (Aston Martin) ha ricevuto 5 secondi di penalità per non essersi posizionato correttamente nella griglia di partenza.

Nel momento in cui doveva scontare la penalità durante un pit stop, i meccanici hanno toccato la monoposto nel corso dei 5 secondi e, da regolamento, è vietato. Finita la gara in terza posizione, Fernando Alonso riceve altri 10 secondi di penalità per non aver scontato il modo del tutto corretto i precedenti, costringendo lo spagnolo a cedere il podio.

F1 – L’Aston Martin festeggia nuovamente la P3 di Alonso dopo aver vinto il ricorso in merito alla penalità di dieci secondi nel post gara.
Ph: Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team

Ed è qui che entra in gioco Ben Sulayem. Secondo quanto riportato da un informatore – e successivamente divulgato da The Race – il presidente della FIA avrebbe ”preteso” la rimozione della penalità, coinvolgendo lo sceicco Abdullah bin Hamad bin Isa Al Khalifa  (vicepresidente della FIA per il Medio Oriente e Nord Africa) affinché Alonso potesse restare sul podio.

Virgolettiamo la parola ”pretesa” perché nel rapporto che è stato redatto da Basarri Paolo, viene sottolineata ed analizzata la parola  ”pretend” considerata di fondamentale importanza per prendere una decisione in merito.

L’inchiesta si chiuderà entro quattro o sei settimane.

Las Vegas 2023: impedimenti nel rilascio della licenza del tracciato

L’altra bufera che vede coinvolto sempre il presidente della FIA riguarda il fatto secondo cui avrebbe detto ai funzionari di non voler certificare il Gran Premio di Las Vegas.

Ferrari SF-23, Las Vegas, #LasVegasGP 2023
Ph: Scuderia Ferrari Twitter

Sembrerebbe che il presidente volesse – a tutti i costi – trovare difetti nella pista per impedire il rilascio della licenza, ma i funzionari non sono stati in grado di trovare alcun problema e, terminando le ispezioni con un risultato positivo, hanno certificato il tracciato idoneo allo svolgimento regolare della gara.

Chissà se, a seguito del danno causato al fondo della vettura Ferrari numero 55 di Carlos Sainz non si sia riaperto il discorso della conformità. Al di là di questo, sembra che dietro questa vicenda ci sia la lotta di potere tra FIA e F1 (Liberty Media), i cui accordi commerciali sono da capogiro.